Questa mattina il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha partecipato all’incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, la delegazione dell’Associazione dei comuni e della Conferenza delle regioni per affrontare le questioni relative alla gestione dei flussi di migranti a cui il nostro Paese deve far fronte.

Il sindaco ha esposto al premier una serie di dati relativi alla città di Bari, che come noto è sede di CIE, CARA e Commissione Territoriale Richiedenti Protezione Internazionale, supportando le richieste del presidente dell’ANCI Piero Fassino per aiutare i comuni e le regioni che sostengono maggiori sforzi per l’accoglienza dei migranti.

“Bari è una città da sempre capace di accogliere – dice Decaro – ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo. All’interno del CARA sono presenti 1571 richiedenti asilo a cui si aggiungono le centinaia di persone presenti in città in attesa di essere ascoltate dalla Commissione Territoriale Richiedenti Protezione Internazionale. Occorre potenziare le commissioni per ridurre i tempi di attesa, che allo stato invece si attestano su diversi mesi”.

“Allo stesso modo non è possibile attendere più di sei mesi per acquistare le unità abitative mobili destinate ai migranti attualmente ospitati nell’ex SET, che hanno diritto alla seconda accoglienza – continua il sindaco – vero che il Ministero ha finanziato l’acquisto delle strutture ma, visto che oggettivamente siamo in una situazione di emergenza, devono essere autorizzate procedure di emergenza che in deroga alle normative permettano di ridurre notevolmente i tempi di intervento per dare risposte concrete alle donne e agli uomini che per legge hanno diritto alla seconda accoglienza”.

“Senza dimenticare il costo del servizio dei minori stranieri non accompagnati inseriti nelle strutture della città di Bari – ricorda Decaro in chiusura – che è stato di oltre 4,5 milioni di euro con un debito fuori bilancio per il Comune di Bari di circa 2,5 milioni di euro. Questi costi sono stati rimborsati solo parzialmente da Regione e Ministero e purtroppo la città di Bari non può più permettersi di sopportarli. Il Premier ha accolto le nostre richieste e si è impegnato ad una più equa distribuzione sul territorio nazionale, al potenziamento degli SPRAR (sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo), ad intervenire sulla normativa per accelerare le procedure delle commissioni territoriali e ad integrare ulteriormente il finanziamento per i minori stranieri non accompagnati”.