Con un comunicato stampa, a firma del segretario regionale Antonio Caprio, la Ugl-Terziario accende i riflettori sulla Multiservizi e sulla mancanza di un direttore generale la cui nomina spetta al Sindaco. Attualmente, sottolinea la sigla sindacale, il ruolo è sostenuto ad interim dal direttore delle risorse umane che percepisce, oltre alla normale retribuzione da quadro aziendale, un contributo minimo di 1800 euro.

Ancora una volta – si legge nel comunicato – restiamo esterrefatti per quanto sta accadendo, tenuto conto che il Sindaco di Bari Antonio Decaro in data 7 settembre 2014 a mezzo stampa dichiarava che ‘In tempi brevissimi’, ‘massimo due mesi’, si sarebbe sanata questa vicenda compresa l’indennità mensile erogata al Coordinatore Esecutivo mettendo a tacere le polemiche dell’ultim’ora sollevate dalla UGL-Terziario“.

L’organizzazione dunque preme affinché venga date esecuzione alle promesse fatte dal Sindaco, con la nomina di un Direttore Generale che non sia “In quota a” o “Figlio di”, ma scelto sulla base di eventuali candidature pervenute e di criteri di trasparenza, professionalità e moralità.

Di diverso avviso è Giuseppe Boccuzzi, segretario generale aggiunto Fisascat-Cisl. Per quest’ultimo, in un ottica di revisione della spesa e uniformandosi all’ultimo orientamento dell’Anac, proposto da Raffaele Cantone, ha suggerito di accorpare le figure del presidente e del direttore generale in un’unica carica. «La legge lo consente – dichiara Boccuzzi – non vedo perché non applicarla, dal momento che una manovra simile consentirebbe un risparmio di 150mila euro l’anno».

La palla, a questo punto, è al centro e si aspetta che il calcio lo dia il sindaco Decaro.