Policlinico, il Gruppo Indipendente Libertà chiama i lavoratori a raccolta, o meglio li riunisce in assemblea. L’Organizzazione sindacale ha infatti diramato una nota per comunicare la convocazione di un’assemblea il 9 settembre alle 10:30. Di seguito la nota integrale diffusa dal GIL.

La O.S. Gruppo Indipendente Libertà – GIL Sanità comunica, ai lavoratori tutti, che domani martedì 09 settembre c.a. alle ore 10,30 terrà presso l’aula Balestrazzi, reparto Ospedalieri, un’assemblea aperta a tutti i lavoratori riguardante il “caso” MENSA. Nel corso della stessa saranno illustrate tutte le irregolarità perpetrate nei confronti degli ignari dipendenti che hanno sottoscritto una transazione illegittima!

Sorge spontanea la domanda. Come mai la transazione è stata fatta solo per alcuni dipendenti e non per TUTTI? Luigi Cipriani, con propria nota del 30 giugno del c.a., prima di questo accordo capestro, aveva richiesto la convocazione della RSU al fine di intraprendere una linea unitaria perché il beneficio economico fosse esteso a TUTTI i dipendenti, così come il sottoscritto ottenne nel 2007, quando con la storica sentenza del diritto alla mensa: grazie a Luigi Cipriani il beneficio fu esteso a TUTTI i lavoratori, persino agli iscritti di quei sindacalisti che non avevano fatto NULLA per il riconoscimento di tale diritto.

Cari sindacalisti per quale motivo, invece, avete permesso tali “abusi”? Come mai nel mandato firmato al legale di “fiducia” di una sigla sindacale era scritto “in caso di soccombenza della causa ai dipendenti non doveva essere richiesta alcuna somma”. E invece oggi apprendiamo, con sdegno, che lo stesso legale di “fiducia” di quella sigla sindacale, pur non avendo ultimato alcuna causa, richiede ad ogni singolo dipendente un fantomatico contributo!E a titolo di che?

Luigi Cipriani, attraverso il proprio legale di fiducia, ha diffidato l’Amministrazione ad estendere, con urgenza, tale beneficio a TUTTI i dipendenti. Ove tale richiesta non avrà il dovuto riscontro in tempi brevi, questa O.S. adirà le vie giudiziarie per vedersi riconosciuto un diritto che non può essere ignorato all’infinito.