Da diversi mesi stiamo facendo le pulci alla sanità pugliese. Quando crediamo di averle viste tutte è allora che succede il peggio. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dal sindacato Usppi e Usppi medici, su un fatto increscioso accaduto all’ospedale San Paolo di Bari: un medico avrebbe tolto i punti di sutura con le mani perché mancava il bisturi:

           Nel corso dell’incontro tenutosi presso la direzione medica dell’Ospedale San Paolo di Bari, con il sindacato Usppi e Usppi medici (presenti il direttore medico dr.ssa Angela Leaci, il segretario generale dell’Usppi Nicola Brescia, il segretario aziendale Usppi medici Michele De Mundo, il segretario provinciale Nicola Preziosa e il presidente RSU/Asl/Ba Gianfranco Virgilio, che ricopre anche l’incarico di segretario provinciale e una delegazione dei lavoratori), sono emersi aspetti terrificanti da ospedale da terzo mondo !!!  La chirurgia generale – informa in una nota l’Usppi – non ha i bisturi per piccole operazioni. “Assurdo, ma vero ! Un medico, nei giorni scorsi, per togliere i punti di sutura ad un paziente, ha utilizzato le sole “mani” poiche’ da tempo sono senza bisturi”.

Mancano le norme igieniche ambientali in reparti come il quartiere operatorio, dove si dovrebbe avere maggior riguardo per le norme igieniche: infatti, nonostante le diverse richieste ed incontri precedenti, nel quartiere operatorio non è ancora stata allestita una zona filtro per l’introduzione del paziente in sala operatoria. Lo stesso viene accompagnato fino in prossimità del letto operatorio con il letto di reparto, e questo dimostra una scarsa attenzione delle norme comportamentali igieniche ( non esiste la possibilità di spostare il paziente dal letto di reparto al letto operatorio utilizzando una barella che dovrebbe soggiornare in sala operatoria nella zona filtro; anzi l’unica barella, che finora era ben custodita in deposito, per non consentirne l’utilizzo, da qualche giorno non esiste più) – tuona Nicola Brescia leader dell’Usppi .

L’igiene ambientale di tutto l’ospedale – prosegue Brescia Usppi – è carente di cura. Qualche tempo fa, dopo proteste con documentazione iconografica, veniva aperto un cantiere per pulire i cornicioni esterni dell’edificio ricoperti dal guano di “Piccioni” che dimorano sugli stessi cornicioni dello stabile. Nello stesso tempo si posizionava una rete “falconiera”, per evitare che gli stessi piccioni continuassero a sostare e depositare il guano prodotto naturalmente, ma il lavoro non è stato completato ed il problema continua ad esistere. I parcheggi del San Paolo – conclude il comunicato – sono terra di nessuno, sebbene recitati opportunamente e sono regno di parcheggiatori abusivi che troneggiano ed infastidiscono sia i dipendenti che i visitatori che per necessità frequentano l’ospedale. Succede spesso che qualche auto e qualche moto venga rubata e, cosa ancora più preoccupante accade che chi termina di lavorare di notte corre il rischio di subire una “rapina a mano armata” nell’approssimarsi alla propria auto parcheggiata. Questo rende piuttosto chiaro che gli ingressi dell’Ospedale non sono controllati e che non esiste “sicurezza” alcuna. Chiunque può entrare a qualsiasi ora e dappertutto, ingenerando timore ai dipendenti che di notte, per necessità di servizio, devono muoversi nei corridoi deserti dell’ospedale.