Un tempo era l’affissione selvaggia: faccioni elettorali carichi di speranzose promesse di ritrovata civiltà e lotta al degrado campeggiavano sotto ogni cartello di divieto di affissione e su ogni porzione di muro libera – spesso anche su quelle occupate. Ma non si poteva fare e allora, per ovviare, ecco i santini adesivi, comodi, pratici, discreti, si fa per dire.

E sì, perchè il santino adesivo è un un indulto per l’affissione abusiva e anche un illecito potenziale: a meno che non sia stato pubblicato l’album “Politici, 2014” (ma non ci risulta), quale altro scopo ha un santino elettorale che nasce per essere attaccato, se non quello di venire appiccicato ovunque per la città? Lo sai, nel momento in cui lo stampi, che finirà dove non deve finire.

Considerato come una pubblicità straordinaria, l’adesivo non impegna, ma sporca. Te lo ritrovi ovunque, anche nei posti che non potevano essere occupati dai manifesti classici, come ad esempio i segnali stradali. Travalica i confini del semplice abusivismo, per passare, dal molesto al dannoso e rendere ancora di più, come già abbiamo detto qualche giorno fa, Bari una latrina.

Perciò, se su un palo della luce, Picaro Michele è “Orgoglioso di rappresentarci”, be’, noi lo siamo un po’ meno. Se da un lampione, Pasquale Finocchio, anche quest’anno, si definisce “Uno come te”, cordialmente, signor Finocchio, non non abbiamo mai insozzato la città in questa maniera, semmai abbiamo fatto il possibile per sottolinearne la sporcizia. Se su un cartello di divieto di sosta, badate bene, un segnale stradale, Raffaele Diomede “#cimettelafaccia”, e il numero di telefono, noi gli telefoniamo per sentire le sue ragioni per i suoi santini sparsi ovunque.

«Guardi – ci spiega Diomede – onestamente questa cosa degli adesivi è stata frutto dell’entusiasmo dei ragazzi, degli amici, dei sostenitori che mi seguono, cui io ho aspramente rimproverato. Ne sono al corrente quindi chiedo venia attraverso le pagine del Quotidiano Italiano. È stato frutto dell’entusiasmo dei ragazzi».

Insomma, so’ ragazzi! Certo, abbiamo fatto notare al candidato che, nel momento in cui si stampa un santino adesivo e lo si distribuisce in giro, ci si espone al rischio che i ragazzi entusiasti ne facciano un uso improprio. Un rischio accettabile per chi, come slogan, ci mette la faccia? Perchè stamparli adesivi, a questo punto?

«Gli adesivi sono stati stampati per essere gestiti dalla nostra associazione – chiarisce Diomede –  Non avendo disponibilità di fare altro tipo di materiale, abbiamo pensato, per allestire i nostri spazi associativi, di usare i santini. Questi santini sono stati usati dai ragazzi in maniera impropria e, ripeto, di questo me ne rammarico e sto facendo sì che questi santini vengano, dagli stessi ragazzi che li hanno usati in maniera impropria, rimossi».

Che vi aspettavate?