“Si parla di due miliardi, provenienti da fondi Cipe, destinati ad opere pubbliche tuttora sospesi – continua Pugliese – ma riteniamo siano molti di più, perché nessuno fa accenno al miliardo di euro bloccato dall’imprenditoria locale e dalla stucchevole abitudine di dare vita a continui ricorsi al Tar o al Consiglio di Stato che, di fatto, paralizzano la messa in opera di tanti cantieri. Un fenomeno che potrebbe essere evitato, qualora esistesse un accordo preventivo e inequivocabile sull’emissione dei bandi, favorendo in tal modo la creazione, in tempi brevi, di migliaia di posti di lavoro”. Riguardo alla proposta, piovuta da più parti, di convocare un tavolo nazionale, Pugliese fa notare come “sia stato richiesto da anni un osservatorio regionale per le opere pubbliche, approvato attraverso un protocollo d’intesa firmato dalla Giunta regionale e dalle organizzazioni sindacali, la cui costituzione è stata sollecitata senza soluzione di continuità, anche nel corso dell’ultimo incontro con il Presidente Vendola. Ma, a tutt’oggi, attendiamo ancora, impazientemente, la costituzione dell’osservatorio, che peraltro rappresenterebbe il luogo ideale per affrontare di petto, e non con inutili filosofie, le criticità in questione”.

“Certo è – sostiene il Segretario della UIL – che i vincoli del patto di stabilità recitano un ruolo importante, in senso negativo. Pur tuttavia è inconcepibile che cantieri definiti, circa due anni or sono, priorità assolute nell’ambito del Piano Sud, per facilitare un nuovo percorso di crescita e sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno e della Puglia, siano ancora al palo. E che oltre tre miliardi di euro, tra fondi Cipe e Por, restino ancora in cassaforte per l’assenza di accordi di programma o contratti interistituzionali. Denaro che permetterebbe a un settore trainante come l’edilizia di respirare finalmente un po’ d’ossigeno, di vedere un barlume di luce in fondo a un tunnel della crisi che pare senza uscita e che, di questo passo, rischia seriamente di compromettere definitivamente una fetta importantissima del mercato occupazionale regionale, già di per sé alla canna del gas. Temporeggiare e perdersi in beghe politiche – chiosa Pugliese – in siffatte condizioni sarebbe diabolico: vanno messe in campo, con immediatezza, soluzioni ampiamente condivise e d’impatto che permettano di sbloccare una situazione insostenibile e vitale per la rinascita economica della regione”.

Comunicato Ufficio stampa Uil Puglia