“Bari grande amore, Bari unica e sola”. Sono queste le parole del ritornello dell’inno del Bari, ma il sentimento d’amore tra gli appassionati del calcio è in brusco calo.

La società di via Torrebella non ha ancora presentato la nuova campagna abbonamenti, forse per l’incertezza sul futuro o per il timore di subire una sfiducia totale dai tifosi, e probabilmente per la prima volta nella storia centenaria del club pugliese non ci sarà l’opportunità di abbonarsi per l’intera stagione.

Difficile pensare ad un club vincente senza i propri tifosi. La storia del calcio italiano ha dimostrato che con le vittorie e la fiducia i supporter baresi hanno riempito una struttura da 56mila posti e sospinto verso grandi imprese i propri beniamini.

Nelle ultime ore i media locali hanno annunciato la possibilità che il Bari giochi a Perugia (invece che in casa) il primo turno di Coppa Italia per l’impraticabilità del manto erboso del San Nicola e sarebbe a rischio anche il primo match di campionato, con possibile spostamento a Barletta.

La domanda è: cosa faranno ora i tifosi baresi nella giornata festiva della domenica tradizionalmente dedicata al calcio? Le strade dello svago sportivo in città sono infinite: oltre al calcio, a Bari c’è anche il basket con la Liomatic Cus Bari al PalaFlorio, il volley femminile con la Primadonna Bari al PalaCarbonara, football americano, rugby, pallanuoto e altre realtà come tennis e canoa polo. L’alternativa sarebbe sceglie un comodo ma triste divano e vedere la PayTv.

Una splendida immagine della stadio di Bari, difficile ripetere il pienone per la stagione 2012/2013.

7 agosto 2012

Daniele Leuzzi