Nuova fase contro quella che è stata definita “Trenitaglia”. I tagli operati per i treni a lunga percorrenza si ripercuotono anche sui treni locali, il cui servizio lascia già a desiderare, con problemi di sovraffollamento e scarsa igiene. Senza considerare il “piccolo” particolare dei ritardi. Minervini ribadisce che ciò accade anche in seguito ai tagli operati.

Ecco perché ora si ricorre alla querela. “Tempo scaduto. Abbiamo atteso pazientemente. Apprezziamo lo sforzo che il governo sta compiendo, ma dobbiamo confessare il nostro stupore dopo aver scoperto la causa del ritardo”, precisa l’Assessore. Con “ritardo” si riferisce all’intervento di riequilibrio che Trenitalia avrebbe dovuto mettere in atto per i treni a lunga percorrenza dimezzati.

Trenitalia “nonostante i ripetuti solleciti si ostina a negare l’accesso a informazioni che dovrebbero essere fondamentali per la funzione programmatoria del Ministero”, questa l’accusa evidenziata da Minervini. A breve, l’assessore mostrerà il piano di analisi da lui realizzato, evidenziando quali cambiamenti si potrebbero adottare in modo da ripristinare i collegamenti diretti con Milano, Torino, Trieste e Venezia, eliminando lo stop a Bologna e riattivando anche i collegamenti notturni con Taranto. Sicuramente il tutto contornato dal “beneplacito” dei pendolari.

Elena Defilippis