Il monte ingaggi si aggira intorno agli 8 milioni di euro da liquidare in meno di 48 ore: l’unica soluzione per evitare l’onta della penalizzazione è richiedere la cospiqua somma di danaro alle banche locali. La Banca Apulia, che nello scorso campionato aiutò il club del capoluogo pugliese a pagare la cifra stabilita, non ha accettato di sovvenzionare il debito economico.

L’unica speranza sembrerebbe essere la Banca Popolare di Bari, sponsor ufficiale del club, che non ha ancora però comunicato un’intesa di massima con il passare delle ore. Non sono servite a ripianare le finanze biancorosse le numerose cessioni del calcio mercato estivo, con gli addii di Gillet, Gazzi, Andrea Masiello, Codrea, Alvarez, Glik, Parisi, Galasso, Almiron, Barreto, Bentivoglio, Belmonte, Rudolf, Romero, Raggi, Okaka, Huseklepp, Marco Rossi e Ghezzal per un totale di 14 milioni di euro.

Rabbia e frustrazione tra i tifosi biancorossi, ormai rassegnati a dover prendere atto dell’ennesimo “caso” burocratico, molto distante del calcio giocato. La sensazione comune è che comunque il debito sarà appianato, anche se si sospetta che il ds Guido Angelozzi venderà gli ultimi pezzi pregiati della rosa durante la sessione di calcio mercato invernale per rimpolpare definitivamente le casse della società di via Torrebella.

Nel recente passato, sono stati numerosi i club che hanno dovuto fare i conti con la Commissione disciplinare per il ritardo dei pagamenti degli stipendi o dei contributi IRPEF. Ultimi in ordine di tempo il caso Ravenna, che è stato declassato di un punto in classifica e del Bologna Calcio, che durante lo scorso campionato di serie A fu penalizzato di un punto.

Sentimenti contrastanti animano i supporters biancorossi: speranza e preoccupazione, con la volontà comune di andare avanti, nonostante gli ostacoli.

 

Daniele Leuzzi