Lo avevamo anticipato in un editoriale dei giorni scorsi, agli autisti che si rifiutano di mettersi alla guida dei mezzi senz’aria condizionata, l’azienda chiede spiegazioni per decidere se avviare un procedimento disciplinare. Oggi siamo in grado di mostrarvi la lettera con cui lo fa, firmata dal Responsabile Area Movimento Antonio Curci.

In Amtab sembra davvero che il mondo vada alla rovescia, come già successo con la sentenza del Tar ignorata dal Cda nel caso del concorso per un posto da Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Anzi che essere grata a chi preserva la sicurezza propria e dei passeggeri, la municipalizzata del trasporto pubblico locale minaccia azioni disciplinari. Sì perché guidare con temperature elevate nei mezzi arroventati dal caldo atroce di questi giorni è pericolosissimo, come se si fosse in stato di ebrezza. Non lo diciamo noi, sia chiaro, ma la casa automobilistica spagnola Seat che ha condotto uno studio in tal senso.

Se all’interno degli autobus Amtab le leggi della fisica, della chimica e della biologia non valgono, allora chiediamo scusa, ma fino a prova contraria, chiedere spiegazioni agli autisti per “comportamento scorretto e pregiudizievole del regolare svolgimento del servizio”, come si legge nella lettera, ci sembra davvero il colmo. Il regolare svolgimento del servizio dovrebbe essere garantito da mezzi in condizioni ottimali, e non con le gomme lisce, con gli interni e gli esterni tenuti insieme con lo spago o con il via vai dall’officina, anche più volte nell’arco della giornata, pur di continuare a fare finta che tutto funzioni a dovere prendendosela con gli autisti.

Anzi che chiedere spiegazioni agli autisti, è l’Amtab che dovrebbe fornirle a tutta la città. Noi le stiamo chiedendo da mesi, ma per ora nessuno ha recitato il mea culpa e, soprattutto, da quando è arrivato il direttore generale Francesco Lucibello, difeso dal sindaco Decaro, non ci sono stati miglioramenti nel servizio. In una società privata, un manager così sarebbe stato già cacciato.