Adelfia non ci sta e fa sentire il proprio dissenso. Il duplice omicidio dell’adelfiese Trifone Ragone e della sua compagna siciliana Teresa Costanza continua a riempire pagine di giornali e format televisivi specializzati. Al vaglio degli investigatori ci sarebbero diverse ipotesi. Tra queste però, ce n’è una tirata in ballo da alcuni media nazionali che agli abitanti di Adelfia, a chi quel ragazzo di 29 anni lo conosceva bene, proprio non va giù: la pista mafiosa.

I commenti di dissenso dopo la puntata di ieri della trasmissione mediaset Quarto Grado viaggiano a ritmi forsennati su “Adelfia senza censura”, un gruppo Facebook che conta più di quattromila utenti. Lui è pugliese e dunque si tira in ballo la sacra corona unita, dicono. Lei è siciliana e dunque si parla di mafia, aggiungono. Alcuni di loro hanno anche scritto sulla bacheca virtuale del programma senza avere risposta. Molti commenti sono stati addirittura cancellati. Una sensazione di impotenza, un’impossibilità di confrontarsi, che ha reso i conoscenti della vittima letteralmente imbufaliti.

Adelfia, intanto, si sta preparando ad una fiaccolata per onorare la memoria del concittadino scomparso. Una manifestazione d’affetto nei confronti dei familiari della vittima che gli organizzatori hanno deciso di programmare solo dopo i funerali.