Il fatto è noto, prende il numerino per pagare la bolletta e si accascia al suolo nell’ufficio postale di Adelfia. Nello stesso istante in cui su facebook venivano espressi cordoglio e disperazione, qualcun altro scavalcava il cadavere per non perdere il proprio turno.

“Una situazione abominevole –  riferisce un testimone rimasto a distanza – perché per un attimo ho pensato al mio dolore nel caso fosse stato mio padre, mio zio, o il mio adorabile vicino di casa”. Immaginate il viavai mentre una parente teneva la mano all’anziano durante le fasi concitate dei soccorsi. “A un certo punto il medico del 118 ha chiesto in modo perentorio di poter operare senza ostacoli”. Continuavano a praticare il massaggio cardiaco all’anziano mezzo nudo e intanto agli sportelli dell’ufficio postale gli imbarazzati impiegati erano basiti. “C’era persino chi continuava a chiedere perché le operazioni procedessero a rilento”.

Il più imbarazzato sembrava il direttore dell’ufficio postale, al suo primo giorno di lavoro ad Adelfia, che ha chiuso il locale temporaneamente dopo aver comunicato coi suoi dirigenti, invitando gli utenti a rivolgersi altrove.  “E pure quando la Polizia Locale ha fatto uscire tutti, la curiosità spingeva diversi presenti a guardare dalla vetrata riferendo al telefono il “quito” (pettegolezzo alla adelfiese)”. A interrompere lo spettacolo è stato il vicino edicolante. “Ha sistemato alcuni cartelli pubblicitari e altro materiale per dare a quel momento la necessaria riservatezza”.

Il momento di minore umanità e pietas si è materializzato quando una donna, sventolando il numerino, dall’esterno dell’ufficio postale chiedeva che ci facesse un altro utente all’interno. “Quell’utente era in realtà una parente disperata – racconta ancora il testimone – scoppiata in lacrime mentre abbracciava un conoscente”.

L’episodio è per il testimone “lo specchio di una società di guardoni, in cui il dramma umano è solo un intoppo, qualcosa di cui parlare purché non disturbi le nostre vite, post e storie sui social. Non mi riconosco e ieri ho provato un profondo senso di smarrimento che ho voluto condividere con voi”.