Nell’ordinanza di custodia cautelare per Erasmo e Alviero Antro, il giudice per le indagini preliminari, parla addirittura di una “professionalità a delinquere non comune” dei due fratelli imprenditori e di una “pessima personalità degli indagati”, malgrado la mancanza di precedenti penali, da parte di Alviero e la “sostanziale incensuratezza” di Erasmo (che nel suo “curriculum” vanta, però, un precedente penale per violazione delle norme sull’Ispettorato del lavoro, e violazioni edilizie risalenti al 2009).

“Ciò che stupisce – secondo il gup del capoluogo pugliese, Alessandra Piliego – è la disinvoltura con cui gli Antro hanno posto in essere, nei confronti della Provincia, una truffa attraverso modalità articolate”.

Per il gup, si tratterebbe di “una collaudata professionalità a delinquere” che ha caratterizzato condotte in atto dal 27 marzo 2008 al 13 marzo 2011. I due imprenditori sono accusati di aver :

“Artatamente concluso cessioni di crediti documentali da false fatture corredate, come se non bastasse, da altrettanto falsificati certificati di pagamento”.

Erasmo e Alviero Antro sarebbero così riusciti a ottenere “immediati profitti” , truffando diversi istituti di credito e la Provincia. I due fratelli avrebbero dato prova, inoltre, di una tendenza a delinquere caratterizzata da recidive, per questo motivo, dunque, sarebbero “socialmente pericolosi”. Ma il gup si spinge oltre ed esprime dubbi anche sugli appalti che gli Antro hanno ancora con le province di BAT e Lecce e con il compartimento barese dell’Anas.

Alessandra Piliego ha, chiesto alla Procura il sequestro di circa 20milioni di euro, tra beni mobili e immobili, inclusi gli appartamenti a Cortina d’Ampezzo, Vietri sul Mare, Rosa Marina e diverse abitazioni a Bari. Sequestrati anche conti correnti in 37 differenti istituti di credito.

Eva Signorile