Suor Libera non può andare in chiesa. Ma non perché è stata scomunicata, semplicemente il “suo” autobus non arriva. L’abbiamo incontrata in corso Mazzini, alla fermata del 53 e la povera suora, assieme agli altri residenti della zona, era da più di mezz’ora che aspettava l’arrivo del bus.

La storia di Suor Libera è un pretesto per parlare ancora una volta dei problemi dell’azienda Amtab. Il trasporto pubblico dovrebbe essere un servizio da dare ai cittadini, ma il più delle volte sarebbe meglio parlare di disservizio visto le condizioni in cui versano alcuni bus, per esempio in viaggio con le porte aperte perché manca l’aria condizionata o autobus che sono ormai a pezzi con sedili il più delle volte mancanti o targhe ormai illeggibili. In più siamo costretti a subire i costanti ritardi e soppressioni. Un’azienda che ha più volte dimostrato una scarsa attenzione ai propri lavoratori che lottano ogni giorno per far rispettare i propri diritti.

Sul servizio Amtab e sul fatto che sia lento e poco affidabile abbiamo scritto tanto e a tutti i cittadini è ben noto. Il punto però è che in questi giorni di gran caldo, dove non si riesce neanche a respirare, non è bello far aspettare gli utenti sotto il sole, soprattutto gli anziani. Per fortuna in questo caso la signora Donata e Suor Libera hanno trovato un po’ di ombra, ma purtroppo non sempre è così.