Dopo i proclami qualcuno è passato ai fatti. All’indomani della pubblicazione delle rivelazioni anonime di un fuonzionario regionale sullo scandalo del 118 (parte I – parte II – parte III – parte IV) in tanti avevano annunciato di volersi rivolgere alla Procura della Repubblica per arrivare all’identità dell’uomo e approfondire le sue dichiarazioni. L’Ordine del Medici di Bari aveva dato mandato ai suoi legali per capire il da farsi.
Aldo Patetta, presidente dell’associazione Barivol – tirata in ballo due volte dal funionario anonimo, che aveva ammesso come fosse stata penalizzata la Barivol – ha presentato un corposo esposto in Procura, allegando il dvd con le rivelazioni dell’anonimo “cantante”.
Nell’intervista, però, Patetta va oltre e rivela come all’indomani della messa in onda dei servizi abbia incontrato il coordinatore del 118 barese, Marco De Giosa, non da solo e per quattro ore. “Ha documenti inquietanti – tuona il volontario – dovrebbe essere ascoltato dai magistrati. Mi ha anche chiesto perché non fossi andato da solo. Cosa nasconde?”
Sulla vicenda le ombre continuano a essere ancora molte. Nel servizio altre importanti dichiarazioni.