Ma nell’ultimo decennio il panorama sportivo regionale sembra cambiare radicalmente. Se da una parte società storiche come Foggia, Taranto e Lecce sono relegate a campionati di seconda fascia, e il Bari viene travolto dallo scandalo del calcioscommesse, all’orizzonte si scorge qualcosa di nuovo: la passione per il basket.

Testimone in prima linea della rivoluzione cestistica è il presidente della Fip (Federazione italiana pallacanestro) Dino Meneghin:

 “La grande passione per la pallacanestro che in questa regione c’è da sempre e la voglia di sperimentare, poi il pubblico, i tifosi, che devono seguire la squadra a prescindere dal risultato. Se non c’è il pubblico, anche gli sponsor fuggono via”.

Sono tre le realtà cestistiche in evidenza negli ultimi anni. La certezza è la Cras Taranto, team femminile al vertice in ambito nazionale e internazionale, segue l’Enel Basket Brindisi che nonostante un percorso altalenante è nuovamente in serie A, e la novità Liomatic Cus Bari.

Il roster barese pur giocando nel campionato (non professionistico) DNA, presenta elementi fondamentali per una crescita esponenziale come il Palaflorio, impianto sportivo all’avanguardia e polifunzionale, la passione dei nuovi tifosi (oltre tremila spettatori di media a partita) e una dirigenza che garantisce solidità e un’occhio di riguardo per i giovani.

“Società con cordate di imprenditori e campioni costruiti in casa – commenta Dino Meneghin – Un solo imprenditore non può più reggere le sorti di una società a certi livelli perché rischia di pregiudicare anche il futuro della propria azienda. La Puglia è sulla giusta strada”.

1 Novembre 2012

Daniele Leuzzi