Questa mattina in via Venezia, la cosiddetta “Muraglia barese”, è stata inaugurata la “panchina dell’amore“, segno concreto per sensibilizzare la tematica dell’omotransfobia. Presenti l’artista Alberto Cramarossa, il presidente del 1° Municipio Lorenzo Leonetti, il delegato per i diritti civili del comune di Bari Nicola Biancofiore e gli alunni della scuola primaria “F. Corridoni” dell’Istituto Comprensivo “Umberto I – San Nicola”.

Il post di Cramarossa

La panchina dell’amore – “Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo”.
È la frase che ho scelto, per rappresentare ciò che significa amare in tutte le sue forme senza pregiudizi e senza il bisogno costante di sentirsi giudicati, a volte colpevoli soltanto di amare qualcuno, chiunque esso sia, senza alcun tipo di distinzione.
La tematica dell’omofobia, bifobia e transfobia è troppo importante per essere ignorata.
In una società ideale non ci sarebbe neanche bisogno, magari, di discutere di questi temi, perché l’amore è semplicemente amore…
Dobbiamo sentire la responsabilità di poter fare la differenza, se non capiamo che siamo noi a farla, non si andrà mai da nessuna parte. Dobbiamo sentirci responsabili di ciò che accade anche se magari lo percepiamo lontano da noi, perché tutto si può cambiare.
Da oggi sedersi su questa panchina, a due passi da uno dei luoghi dove si celebra l’amore, come la sala matrimoni nel fortino di Sant’Antonio, avrà un significato ancora più importante. Grazie al Presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti Comune di Bari
Grazie per la partecipazione all’IC Umberto 1-San Nicola, al delegato per i diritti civili del comune di Bari Nicola Biancofiore, e alle istituzioni tutte. YOU ARE LOVE
YOU ARE FREEDOM ” – l’artista barese Alberto Cramarossa.
Il post di Leonetti
Arriva nel municipio 1 la “panchina dell’amore” di Alberto Cramarossa.
L’omofobia, la bifobia e la transfobia violano la dignità umana, ledono il principio di eguaglianza e minano la libertà e la felicità delle persone.
Contrastare la discriminazione e la violenza per motivi fondati su sesso biologico o anagrafico, orientamento sessuale, identità di genere dovrebbe essere la normalità. Ma ad oggi, purtroppo, ancora non è così. Noi tutti abbiamo l’obbligo di non fare sentire soli questi cittadini, di non girare mai la testa dall’altra parte dinanzi a casi di violenza fisica, verbale e psicologica e di lottare per un diritto fondamentale: la felicità.” – Lorenzo Leonetti, presidente del 1° Municipio della città di Bari.