Quindicimila persone hanno invaso le strade di Bari, correndo per combattere i tumori al seno alla Race for the cure, la mini maratona benefica organizzata dalla Susan G. Komen Italia.

Una festa iniziata con un minuto di silenzio per ricordare le vittime della Prima Guerra Mondiale e Annarita Sidoti, maratoneta siciliana scomparsa prematuramente questa settimana a soli 44 anni, per un tumore al seno.

“Abbiamo superato ogni aspettativa di presenza” ha commentato il presidente del comitato pugliese della Susan G. Komen Italia, Vincenzo Lattanzio, davanti alle migliaia di persone che dalle prime ore di questa mattina hanno animato piazza Prefettura. Sul palco anche Rosanna Banfi, donna in rosa e madrina della manifestazione.

In prima fila, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha ricordato come “la Race For the Cure sia uno degli eventi sportivi più importanti di questa città, che ha reso Bari una città più moderna ed europea”. Ma anche l’assessore comunale allo Sport, Pietro Petruzzelli, che ha corso la cinque chilometri in ventidue minuti.

L’oncologo Gennaro Palmiotti, dal palco della manifestazione, ha ringraziato le donne in rosa per l’entusiasmo con il quale hanno voluto correre per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione.

E naturalmente, il presidente nazionale della Susan G. Komen Italia, Riccardo Masetti, che ha annunciato per il prossimo anno, quando a Bari si terrà la decima edizione della mini maratona benefica, “una festa, se possibile, ancor più grande di quella di quest’anno”.

Ma se lo scopo della manifestazione è sensibilizzare e raccogliere fondi, la Race For the Cure resta un evento sportivo ed è per questo che sul palco del Villaggio di piazza Prefettura sono stati premiati i migliori e le migliori atlete. Tra le donne in rosa, il podio ha visto al primo posto Lucrezia Longobucco, secondo posto Rosanna Daddato, terzo posto per Mariangela Federico, quarto posto per Roberta Monaco e quinto posto per Bruna Fiorino.

Primo assoluto della mini maratona è stato Vito Sardella, seguito da Drame Fousseni e Vincenzo Trentadue. Le prime tre donne sono state invece Silvana Iana, Pina Fornarelli e Maria Rosa Valerio.

Durante la tre giorni di salute, sport e benessere sono stati effettuati centonovanta esami senologici, tra i quali sono stati rilevati due casi sospetti, e centoquindici esami internistici, resi possibili grazie alla presenza dell’unità mobile messa a disposizione dall’ospedale Gemelli di Roma.

 

A completare le manifestazioni a sostegno della Susan G. Komen Italia, la pagaiata in rosa che si è tenuta nel tratto di mare antistante il litorale Sud di Bari, nel canale all’interno dei frangiflutti.