Durante il suo intervento alla Camera, in vista del prossimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato una serie di temi cruciali per il futuro dell’Unione Europea, partendo dall’allarmante fenomeno dell’astensionismo che ha caratterizzato le recenti elezioni.

“L’astensionismo è un fenomeno che ha attraversato molte nazioni in tutto il continente e che non può lasciarci indifferenti,” ha dichiarato Meloni. La premier ha criticato le classi dirigenti europee che sembrano ignorare i segnali chiari inviati dagli elettori, insistendo sulla necessità di un cambiamento nelle politiche UE.

Meloni ha evidenziato come tutte le forze politiche abbiano concordato sulla necessità di un cambiamento di direzione per l’Europa. “Nessuno ha detto che sarebbe stato sufficiente mantenere lo status quo,” ha sottolineato. La premier ha poi criticato le dinamiche decisionali attuali delle istituzioni europee, accusandole di escludere alcune forze politiche e di ignorare la logica del consenso.

Sburocratizzazione e attrattività per gli investimenti

Tra le proposte concrete avanzate da Meloni, spicca l’idea di una delega specifica alla sburocratizzazione per il nuovo Presidente della Commissione europea. “L’obiettivo è rendere l’Europa un luogo dove sia conveniente investire,” ha spiegato Meloni. Ha evidenziato la necessità di ridurre la burocrazia per creare un ambiente favorevole alle imprese, in particolare alle micro, piccole e medie imprese.

Protezione delle aziende europee

Meloni ha inoltre parlato della necessità di proteggere le aziende europee dalla concorrenza sleale, proponendo strategie per favorire la crescita industriale, tutelare i marchi e le eccellenze europee. “Il mercato può essere libero solo se è anche equo,” ha affermato.

Sicurezza e difesa comune

Infine, la premier ha sottolineato l’importanza di sviluppare una politica europea di sicurezza e difesa integrata con la NATO. “L’Italia si farà interprete di questa visione al vertice NATO in programma a Washington,” ha detto Meloni, ribadendo la necessità di costruire un solido pilastro europeo accanto a quello statunitense.

In conclusione, Meloni ha delineato una visione di un’Europa più concreta e meno ideologica, pronta a riformare le sue istituzioni e politiche per rispondere meglio alle sfide attuali e future. “Se vogliamo rendere un buon servizio all’Europa e alla sua credibilità, dobbiamo mostrare di avere compreso gli errori del passato e avere massima considerazione delle indicazioni dei cittadini,” ha concluso la premier.