Archiviato lo stato di emergenza il 31 marzo, l’ospedale Covid19 allestito presso la Fiera del Levante a Bari chiude? Sì, no, forse. Si fa politicamente rovente la querelle sulla sorte della struttura che il governatore pugliese Emiliano vuole mantenere operativa, nonostante i costi della gestione da oggi, primo aprile, diventino di competenza regionale, non oltre il 31 dicembre 2022; richiesta formalizzata in una lettera inviata ieri a Ente Fiera e Nuova FdL, sindaco di Bari e Camera di Commercio. “L’hub vaccinale – spiegano Emiliano e Palese – è essenziale per continuare a garantire il livello di vaccinazioni sinora tenuto dalla Regione e la struttura ospedaliera attualmente ospita 50 pazienti in quanto il Policlinico ha saturato tutti i posti letto disponibili e continua a crescere la pressione sul pronto soccorso”. In risposta alla nota della Regione, il sindaco di Bari Antonio Decaro prende una posizione intermedia: non rileva “elementi ostativi a mantenere l’attuale operatività della struttura sino alla cessazione delle esigenze sanitarie”, ma chiede tempi certi perché “le aree temporaneamente occupate dalle strutture sanitarie sottraggono spazi decisivi per lo svolgimento dell’attività fieristica”. E intanto sulla proroga si aprono due fronti anche all’interno della maggioranza e dello stesso PD. “L’ospedale in Fiera è stata una scelta sbagliata, peraltro foriera di sperperi e guai vari; tenerlo in funzione può solo allargare il fronte delle responsabilità e aggravare i problemi che già ci sono. Ora bisogna attendere le dimissioni degli ultimi pazienti e smantellare la struttura avendo cura di recuperare altrove arredi e attrezzature. E tutto questo è possibile approvando un accordo in grado di definire tempi certi, così come chiede giustamente il sindaco di Bari Antonio Decaro, possibilmente senza oneri a carico della Regione o riducendoli al minimo indispensabile”, dichiara senza troppi giri di parole il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati (Pd).

Di diverso avviso il capogruppo del Pd, Filippo Caracciolo: “Leggo con disappunto le dichiarazioni di alcuni colleghi riguardo alla struttura ospedaliera nata presso la Fiera del Levante durante l’emergenza da Covid-19. Ritengo, però, che prima di tutto non andrebbe mai dimenticato il motivo per il quale è sorta, e credo sia giusto rimarcare che non è stata una perdita di tempo e né di denaro, quindi realizzarla non è stata una scelta sbagliata. Oltre a svolgere la sua funzione allora, inoltre, potrà continuare ad essere un luogo strategico e utile per tutti i cittadini ancora oggi, e anche in futuro. Questo non è il momento per le critiche inutili e per tirare fuori argomenti per il puro spirito di screditare un lavoro che è stato apprezzato da tutti, mi preme dire che quella struttura potrebbe essere utilizzata per ospitare i profughi provenienti dall’Ucraina, adesso e nei prossimi mesi, per poi avere in futuro, auspicando che il conflitto si spenga al più presto, altre destinazioni di pubblica necessità. Non è il momento di portare avanti battaglie vuote di significato, sollevare polemiche basate sul nulla, gettare benzina su fuochi che andrebbero spenti ancora prima di divampare. Non è il momento di creare volutamente situazioni che vanno a sbilanciare un equilibro politico che tutti noi, con un lavoro serrato e notevoli sacrifici, stiamo cercando di ristabilire per il bene di tutti.”

Anche i gruppi ConEmiliano e Per la Puglia prendono le distanze dalle critiche: “E’ evidente che polemiche di questo tipo non giovano a nessuno specie in un momento in cui la Puglia si ritrova a dovere affrontare una nuova e preoccupante ondata di Covid-19. Se tali controversie vengono poi alimentate da una parte della maggioranza o presunta tale, il disagio si acuisce. Questa struttura di eccellenza consente agli altri ospedali di tornare ad occuparsi di liste d’attesa e di recuperare l’attività dì screening e cura ordinarie. Risultati però che sembrano non bastare ad alcuni consiglieri regionali. E se parte della minoranza non perde occasione per ottemperare (male) al proprio ruolo di opposizione brandendo strumentalmente concetti ‘strappa consensi’ come spreco di denaro pubblico e inadeguatezza del sistema sanitario regionale, quel che è peggio è la spalla data loro anche da alcuni colleghi che siedono tra i ranghi della maggioranza. Ascoltare le dichiarazioni di questi ultimi, infatti, ferisce particolarmente. Definire il progetto dell’ospedale in fiera un guaio, invece di leggerla come esperienza di buona sanità e di servizio pubblico, lodata anche dal gen. Figliuolo, sembra davvero ingeneroso oltre che ingiustificabile. Iscriversi alla fazione del disfattismo e della polemica politica fine a se stessa è un vecchio vizio di chi, purtroppo, pensa più alla propria visibilità che al bene della comunità. Come gruppo Con Emiliano e Per la Puglia, non possiamo che prendere fermamente le distanze dalla recidiva ed innaturale opposizione di questi consiglieri mostratisi troppe volte disfattisti e contrari alle scelte di governo, e allo stesso tempo non in sincrono con il gruppo consiliare di appartenenza. Ecco perché sarà nostra premura presentare una mozione con la quale chiedere ufficialmente a quella parte di maggioranza che non si riconosca nell’operato del governo Emiliano di lasciare il posto che strumentalmente occupano, decidendo una volta per tutte di dare coerenza ai propri pensieri lontani evidentemente da quella comune ideologia che dovrebbe alimentare entusiasmo e senso di afferenza al proprio gruppo politico di riferimento”.