Quartieri senz’acqua, gente costretta a raccogliere le feci con i sacchetti, anziani senza riscaldamento, cittadini costretti a fare scorte di boccioni d’acqua o a chiederla ai vicini più fortunati. È la fotografia, desolante, di Bari nelle ultime settimane.

Da quando l’Acquedotto Pugliese è stato costretto a diminuire la pressione dell’acqua a causa della siccità e del livello preoccupante degli invasi, i rubinetti di buona parte della città sono a secco. Non solo a Bari, ma in tutta la Puglia molte case, ospedali, uffici sono senz’acqua e riscaldamento.

E proprio davanti allo storico Palazzo dell’Acquedotto che questa mattina si è tenuto un sit-in della Lega per dar voce ai tanti baresi e pugliesi che stanno soffrendo l’emergenza idrica: “Acquedotto pugliese è il simbolo di anni di sprechi, di cattiva gestione e stipendi d’oro per i top manager – attacca il coordinatore regionale di Noi con Salvini – Le istituzioni devono mandare le auotobotti, come nei paesi del terzo mondo”.

Questo accade poichè da anni Acquedotto Pugliese non investe per riparare la rete idrica cittadina e regionale, che perde circa il 50% dell’acqua: “Uno sperpero e uno scandalo senza fine – commenta il consigliere comunale Giuseppe Carrieri – perpetuato da una società pubblica il cui unico interesse sembra quello di aumentare le poltrone”. “La situazione è indecorosa – gli fa eco il consigliere regionale Andrea Caroppo – non è possibile che i cittadini nel 2017 vivano in queste condizioni. Pretendiamo che gli investimenti per il rinnovamento della rete idrica partano il prima possibile”

“Abbiamo quindi chiesto alla dirigenza Aqp impegni puntuali, precisi e immediati – sottolineano all’unisono – e al sindaco di Bari di svegliarsi e di costituire una cabina di regia-un tavolo istituzionale per affrontare l’emergenza idrica, affinchè non si trasformi anche in emergenza sanitaria. Eventualmente stanziando fondi dal civico bilancio per i Cittadini più in difficoltà”.