Con l’accordo sottoscritto dai confederati, si pensava che i lavoratori della Network Contacts fossero tutelati, ma pare non sia così. Stando alla denuncia di uno dei dipendenti, il passaggio dalla Transcom all’azienda gestita dai fratelli Borgherese e l’accordo sindacale siglato ad ottobre dello scorso anno ha sortito effetti negativi sia sulle busta paga che sulle prestazioni lavorative.

Se prima della crisi e dell’accordo per i lavoratori c’era la speranza di un avanzamento di carriera, anche a livello retributivo, adesso si sono fatti passi indietro e lavorare con lo stesso entusiasmo diventa difficile.

I dipendenti con contratto full time pare abbiano visto un aumento di ore lavorative, da 40 a 42, dove le due ore in più vengono pagate solo 2.50 euro in buoni pasto, non cartacei ma inseriti in busta paga, diventando così una voce della retribuzione. Inoltre vi è un congelamento degli scatti di anzianità.

Nelle buste paga pare sia previsto un taglio del 30% sulla tredicesima, il taglio dei permessi lavorativi e in più i festivi addebitati come assenze volontarie, qual’ora i dipendenti non abbiano giorni di ferie da usare.

Le critiche avanzate non arrivano solo dai dipendenti ma anche da Sabino De Razza dell’Usb che sottolinea come l’accordo sia una beffa a danno dei 2500 lavoratori della Network Contacts. La soluzione adottata e sottoscritta dalle confederazioni, secondo De Razza, è nata per far fronte al ricatto dei licenziamenti.

Nel frattempo continuano ad arrivare le commesse di Wind, Sorgenia e Inps, per cui la ditta ha disposto nuove assunzioni chiedendo sacrifici a chi è già all’interno dell’azienda. In più i lavoratori denunciano una discriminazione territoriale in quanto i tagli al personale e alle buste paga vengono effettuati solo nella sede di Molfetta e non in quella in Brianza.