presidio slow food cozza nera tarantina

Presentazione ufficiale del Presidio Slow Food della cozza nera tarantina il prossimo 28 aprile alle ore 12:30 presso la Sala conferenze dell’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Puglia. L’obiettivo del presidio è definire le procedure per la produzione e la tracciabilità del prodotto jonico. In più, i mitilicoltori si impegneranno a produrre in ottica sostenibile e attenta alle esigenze del mare. Il presidio è di fondamentale importanza visti i recenti dati. Infatti, da gennaio 2020 a giugno 2021 oltre 5mila tonnellate di cozze sono state importate dall’estero, in particolare da Grecia e Spagna. Questi dati arrivano dal Ministero della Salute. Anche i dati economici parlano chiaro: si è passati dai 150mila quintali di cozze nere tarantine prodotte a 50mila. In più, c’è il problema dei cambiamenti climatici, che incidono direttamente sulla produzione. Infatti, la temperatura dell’acqua del Mar Piccolo sale talmente tanto da rallentare la crescita e la maturazione delle cozze, passando in estate dai 28 gradi – soglia massima tollerata dal mitile – ai 32. Infine, c’è l’aumento dei costi legato al trasferimento delle cozze nel secondo seno del Mar Piccolo per via dell’inquinamento. Da gennaio 2021, il canone ha subito un aumento del 775%, senza contare il rincaro del gasolio. Da qui l’idea di avere a disposizione un presidio per rispondere alle vertenze di una produzione che è diventata di nicchia.

Al Presidio Slow Food della cozza tarantina parteciperanno gli operatori del settore e personalità istituzionali. Tra gli altri, oltre all’assessore regionale all’Agricoltura e Risorse e Industria Agroalimentari Donato Pentassuglia, ci sarà il commissario prefettizio straordinario di Taranto Vincenzo Cardellicchio e il direttore generale di Slow Food Italia Serena Milano. L’iniziativa rientra nei progetti di ReMAR Piccolo: natura e tradizioni per rivivere il mare, realizzato con i fondi europei Por Puglia 2014/2020.