Pescatori per Taranto

Ieri mattina dal mare tarantino, nel lembo portuale discasa Vasto, si è intravisto un futuro più pulito, fatto di circolarità, cura e rispetto. Se oggi questo non è più solo un sogno lo si deve al nuovo progetto sperimentale “Pescatori cooperatori per Taranto”, propugnato da Kyma Ambiente – AMIU Taranto e caldamente appoggiato dall’ormai ex Amministrazione comunale guidata da Rinaldo Melucci. L’iniziativa presentata ieri, 11 gennaio, vede come protagonisti alcuni pescatori e 41 imbarcazioni, messe a disposizione dalla Organizzazione Produttori Pesca Stella Maris e dalla cooperativa Nuova Mar Jonio, che saranno impegnate nella raccolta dei rifiuti dispersi in mare. D’ora in poi la spazzatura recuperata verrà riposta in specifici contenitori carrellati messi a disposizione da Kyma Ambiente, azienda che si occuperà anche del successivo smaltimento.

“Questa operazione si aggiunge all’utilizzo, già in atto, di retine “bio” per la mitilicoltura e all’imminente intervento che riguarderà la videosorveglianza della discesa del Vasto con l’installazione di dispositivi di controllo per monitorare la situazione e individuare, grazie alla nostra sala operativa, chi si rende protagonista di abbandoni selvaggi di rifiuti”, ha evidenziato Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente. Grazie a questo illuminato programma di pulizia portuale la capitale della Magna Grecia aggiungerà un importante tassello per una rinascita anche sul piano della legalità. Infatti con questo progetto “si contribuirà al recupero dei rifiuti – come ha dichiarato l’europarlamentare Rosa D’Amato – senza incombere in sanzioni, dato che fino ad oggi quel tipo di scorie disperse in mare rientravano nei rifiuti speciali che prevedevano il pagamento di tasse per il deposito”.

“Il ruolo del pescatore può e deve essere valorizzato nell’ambito della salvaguardia delle risorse, come fornitore di servizi sostenibili di interesse pubblico, in linea con la strategia europea dell’agenda 2030 e i principi della blu economy. L’importanza della raccolta è inoltre connessa all’attività di pesca come diversificazione e integrazione del reddito delle imprese di pesca e mantenimento dei posti di lavoro. Questa iniziativa è un piccolo segnale che i pescatori stanno dando alla città di Taranto e che il comune di Taranto sta dando ai cittadini”, ha così concluso Cosimo Bisignano, rappresentante della Legacoop Pesca Taranto e presidente dell’Op Stella Maris.