Basta entrare nel portone del palazzo e salire la rampa di scale fino al tetto per capire quanto sia pressante per i condomini del palazzo il problema umidità. Un problema che, a detta di quest’ultimi, non esisteva prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione dello stabile.

  

Tutto il complesso F, che comprende oltre al palazzo F3 anche quelli F2 ed F1, è stato coinvolto, infatti, in un’importante azione di recupero e riqualificazione che, secondo il geometra dell’Istituto Autonomo Case Popolari, Gennaro Namoini, ‹‹è di rilevanza storica per la città›› anche perché ‹‹stiamo facendo un lavoro che veramente, non è da case popolari››. Umidità e problemi relativi all’isolamento dello stabile F3? Namoini getta acqua sul fuoco delle polemiche:

‹‹A noi non è arrivata nessuna segnalazione. I lavori alla palazzina F sono adesso in corso. E’ una palazzina storica, soggetta a vincolo della sovrintendenza. Abbiamo presentato il progetto e ce l’ha approvato. Abbiamo fatto i lavori al piano scantinato, li abbiamo già fatti sul terrazzo e adesso stiamo facendo ulteriori indagini su tutti gli aspetti architettonici propri della palazzina al fine di evitare che ci siano lesioni più interne per poter fare un recupero che duri nel tempo. Mi sembra strano che qualcuno si lamenti. In più stiamo togliendo vecchie situazioni: loro avevano un’autoclave unica e ora stiamo facendo lo sdoppiamento. Mi sembra molto strano anche perché gli inquilini ci hanno ringraziato››.

Magari non tutti gli inquilini si possono dire entusiasti dei lavori effettuati. Alcuni hanno segnalato, infatti, che ‹‹di geometri qua non si è mai presentato nessuno›› e che la ditta che si è aggiudicata i lavori, secondo quanto dichiarato da alcuni inquilini, avrebbe prima detto “poi verremo a finire” per poi tornare sui propri passi negli scorsi giorni, confessando che “non ci sono più soldi”.

‹‹Per fare una denuncia alla Procura qui in molti hanno paura…›› sottolineano gli inquilini, anche se sulle facciate delle palazzine F2 ed F3 ci sono ‹‹mattoni da sostituire o da rimettere in sesto››; la ‹‹guaina sul tetto di F3 fa conche d’acqua e hanno tolto la copertura delle cappe per le vecchie stufe a cherosene, il che permette all’acqua di entrare nelle case››.

‹‹Dissero che dovevano mettere l’ascensore ma non l’hanno fatto›› denunciano i residenti. Il contatore elettrico? ‹‹Il telaio dovrebbe essere in anticorodal ma l’hanno fatto in ferro, senza fermi››. Scarichi della condotta dell’acqua? ‹‹Sono stati lasciati a metà. Non glie n’è fregato niente››.

Capitolo isolamento termico. Questo, secondo gli inquilini dello stabile F3 non sarebbe stato fatto a regola d’arte perché sarebbe stato applicato un rivestimento troppo sottile. Inoltre sulle facciate già campeggiano vistose crepe che ‹‹tra un anno si porteranno giù tutto…››.

Tutto, compresa la pittura esterna: ‹‹Quando stava l’impalcatura qua, c’è stato un  periodo in cui ha piovuto due giorni di continuo. Il terzo giorno, che era lunedì,  vengono “dobbiamo pittare”. Ma scusa i muri sono tutti bagnati. “Non fa niente”. Poi si mise a piovere e se ne venne la pittura. Dopo un paio di giorni diedero un’altra mano da sopra e smontarono tutta l’impalcatura, andandosene››.

Infine un appello alle istituzioni cittadine: se da un lato è stato detto agli inquilini che era impossibile parlare con il Sindaco, dall’altro c’era la speranza che, vista la vicinanza del circolo ‹‹intitolato al padre dell’assessore Giannini››, qualcosa si potesse smuovere.

Speranze disilluse molto presto: ‹‹Non si è visto niente. Sotto la campagna elettorale “faremo questo, faremo quest’altro” ma alla fine non si vede niente››.

3 gennaio 2013

Angelo Fischetti

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