Vendola, da parte sua, non ha ancora risposto all’addio di Iarussi, al momento tutto tace. Ma sono le parole dell’ex presidente ad essere sufficientemente eloquenti:

«Preferisco farmi da parte. Non sono un amministratore, l’ente ha assunto sempre più spesso una funzione di attuatore di interventi regionali. E necessita di profili che non corrispondono al mio». «Considero la mia esperienza conclusa».

È evidente che in queste parole ci sia una rivendicazione di ben un altro ruolo, proprio quello per cui 4 anni fa fu chiamato a presiedere la Fondazione, quando Silvia Godelli, attuale Assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, lasciò dopo otto mesi la carica per chiamare Iarussi, definendolo “personalità di squisita cultura e sensibilità”.

Una rivendicazione della cultura a dispetto della burocrazia con il quale Iarussi non è più d’accordo. La Regione Puglia è socio di maggioranza dell’Afc e dunque di fatto deus ex machina di tutta la fondazione che dunque corre sempre il rischio di diventare strumento politico di Sinistra Ecologia e Libertà e del suo presidente Vendola. L’intellettuale  Iarussi esce dunque dalla partita lasciando il posto a “qualcuno più adatto”, come egli stesso ha affermato, consapevole che il suo ruolo, quello di portare e fare cultura in Puglia attraverso il cinema è venuto meno in favore delle politiche regionali.

Giuseppe Del Buono