Lecce si prepara ad accogliere un evento di riflessione e sensibilizzazione in occasione della XXVII Giornata Internazionale a sostegno delle vittime di tortura. Organizzato dal gruppo di Lecce di Amnesty International e Antigone Puglia, l’incontro avrà luogo domani, venerdì 5 luglio, presso Tagliatelle, stazione Ninfeo, alle 20:30.

Ospite d’onore della serata sarà Patrick Zaki, ricercatore e attivista diventato simbolo dei prigionieri di coscienza. Zaki racconterà la sua drammatica esperienza, iniziata nel febbraio 2020 quando, studente presso l’Università di Bologna, venne arrestato al ritorno nel Cairo, dove doveva trascorrere del tempo con la famiglia. Imprigionato per quasi due anni, ha subito la privazione della libertà per oltre tre anni.

Dopo la testimonianza di Zaki, interverranno Mauro Palma, presidente dell’European Penological Center presso l’Università Roma Tre e fondatore di Antigone, nonché Antonio De Donno, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. La serata sarà introdotta e moderata da Veronica Valente, giornalista di LeccePrima.

L’iniziativa mira ad affrontare il tema della tortura nei luoghi di detenzione, evidenziando le criticità sempre più frequenti che violano la dignità e i diritti umani. Il gruppo di Lecce di Amnesty International e Antigone Puglia, con la loro lunga esperienza nel campo, affronteranno il tema attraverso storie personali e conoscenze approfondite, sensibilizzando il pubblico sulle complesse problematiche del sistema detentivo.

Inoltre, verranno affrontati aspetti storici relativi al reato di tortura in Italia, introdotto solo nel 2017 con la legge numero 110. Nonostante alcune criticità nella definizione del reato, la sua applicazione è stata oggetto di indagini e processi che hanno visto Antigone impegnata come parte civile.

Marco Aiena, responsabile di Amnesty Lecce, ha sottolineato l’importanza di non retrocedere nel perseguire il reato di tortura, chiedendo al Parlamento di non considerare alcuna forma di abrogazione ma piuttosto di rafforzarne l’applicazione conforme agli standard internazionali.

Maria Pia Scarciglia, presidente di Antigone Puglia, ha aggiunto una critica serrata riguardo alle condizioni carcerarie italiane, denunciando l’aumento dei suicidi e le criticità sistemiche che trasformano il carcere da luogo di rieducazione in un luogo di tortura psicologica e inumana.

L’evento è aperto alla partecipazione di tutta la comunità cittadina, con l’invito a contribuire alla riflessione e all’impegno per la difesa dei diritti umani e contro qualsiasi forma di tortura.