Un figlio della nostra terra Davide Ceddia, ma un figlio musicista, attore, cantautore e uomo-social, con i suoi divertenti video che lo hanno consacrato tra le più amate star comiche di internet.

In un mix di poesia e canzoni dialettali, di allegria e riflessione agro-dolce, ma anche di monologhi e di interazione con un pubblico folto e divertito (con l’algebra che diviene sintesi di una bestemmia, la saggezza popolare di una nonna arguta e che non le mandava a dire, un brutto sogno che è metafora di vita e la storia che si ritrova tutta racchiusa nel modo di dire dialettale di un padre) Davide Ceddia si racconta per valorizzare una vera e propria lingua, il barese.

Una lingua violentata nella sua bellezza, però, da quei “cicciocappucce”, come li definisce l’artista, i quali pensano che la rabbiosa volgarità dei loro gesti e del loro modo di vivere possa imporsi sulla bellezza di un dialetto pieno di parole armoniose, che ricalcano la storia di una città. Non è così. E Ceddia lo ricorda nel suo personalissimo modo, raccontando anche con la musica che quella violenza non può offuscare tutto il bello che c’è nel nostro capoluogo, tra i suoi vicoli e la sua gente.