“Here from there”, l’album d’esordio del quintetto anglo-italiano Stanton and The Seasons, uscirà su Phony Art records il 24 maggio 2023. La band sarà ospite oggi dalle 20 nel programma Puglia Connection condotto da Carlo Chicco su RKO (www.rkonair.com).

Registrato live agli studi Sorriso di Bari in un periodo in cui il mondo sembrava crollare, il disco offre un esempio di musica in vecchio stile. Nonostante la pandemia, nonostante la Brexit, Stanton e The Seasons è una band composta da due inglesi e tre italiani, legati da profonda amicizia e uniti nella passione per la musica.

Le canzoni, scritte da Ian Stanton, seguono le regole dettate dai maestri del songwriting, anche se gli stili musicali sono molteplici: la band evoca una miscela di suoni giocando tra il soul country e il garage psichedelico, ma in ognuno dei loro brani è la melodia a dominare.

“Road with a Reason”, già pubblicata come singolo, dà il via al set con un jingle jangle ride di tre minuti che evoca i paesaggi musicali dei Byrds. Segue la traccia che dà il titolo all’album, con una voce quasi lennoniana che si libra sul fiume psichedelico di piano, mellotron e chitarra e sul battito pulsante della batteria. “Dig the sun till the sun don’t shine no more”, si canta, finché la band non sfuma, le nuvole arrivano e la stagione è cambiata. “Rainy day postcards” è un esempio di cosmic country dolceamaro che suona come se fosse stato registrato dal Grievous Angel in persona. Due minuti e mezzo di armonia alla Everly Brothers lasciano il posto a un trip psichedelico: le stagioni cambiano di nuovo e la band approda sul pianeta di “Hell was Freezing”, in cui i musicisti sembrano quasi distendersi nella lunga coda della canzone, con le chitarre al centro della scena. Dopo “Any Day”, due minuti e mezzo di pop che rimandano alla metà degli anni Sessanta, “I won’t Give up the Ghost” chiude il lato A dell’edizione in vinile con una ballata acustica raccolta e intima, che racconta di desiderio perduto e di rimpianto.

Una nuova sezione dell’album è idealmente aperta dall’esuberante groove garage di “Alright Again”, cui seguono il country soul andante di “It ended as it begun” e quello caldo di “Moccasins”, che si avvale di una sezione fiati composta da Mr. Bogo (Dario Divella, sax) e T-Bone (Eddy De Marco, trombone). E ancora una volta una stagione lascia spazio a un’altra, con il ritmo di “Good times” e la suggestiva “End Song”, primo singolo del gruppo impreziosito dagli archi del Maestro Davide Viterbo. In chiusura, il piccolo scrigno melodico di “Leaving Again”, l’ultimo singolo pubblicato (in un mini EP insieme ad “Oddball”, che non è nell’album), riporta la band a una dimensione di intimità intensa e lieve.

Stanton and The Seasons creano un inebriante arcobaleno di suoni e stili su 12 brani che si configurano come classici e che ricordano un’epoca in cui si scrivevano canzoni in un modo diverso rispetto a quanto si fa oggi, raccontando cioè una storia con suoni e parole essenziali, anche per adattarsi ai solchi di 7 pollici del vinile. L’album è stato interamente registrato dal vivo in studio dal produttore Tommy Cavalieri, il quale ha scelto spesso le prime o le seconde riprese con l’intento di catturare la sinergia, l’anima musicale della band. Il risultato è compatto, nel sound e nella relazione tra gli strumenti, con un groove ruvido, legnoso, dietro il quale si cela un’anima romantica.

A Bari gli inglesi Ian Stanton e il tastierista Martin Baxter hanno trovato sia il loro posto al sole nel sud Italia sia il loro mojo musicale insieme al chitarrista Paolo Fioretti e alla solida sezione ritmica rock composta dal basso di Marcello Laricchia e dalla batteria di Gabrielle Milella. Alla fine del 2022 la band ha riempito il foyer del teatro Kismet nella loro città natale, con un concerto trasmesso in diretta dalla stazione radio locale RKO; da allora i tre singoli della band sono stati una costante della loro programmazione. La primavera del 2023 vedrà The Seasons impegnati in alcuni live organizzati in concomitanza con l’uscita dell’album, mentre si attende l’arrivo dell’edizione in vinile. In estate la band si dirigerà poi a est, verso Budapest, per suonare allo Sziget Festival.

Come si è accennato, l’album è stato anticipato dall’uscita di tre singoli, “End song”, “Road with a reason” e il 45 giri digitale “Leaving again / Oddball”. Tutti, tranne Oddball, sono stati accompagnati da altrettanti video diretti dal regista Giacomo Scoditti. “Here from There”, in definitiva, è un album old style, che sembra composto da 12 singoli e che suona bene tanto sotto il sole italiano quanto sotto la pioggia inglese. Dig The Seasons!