Sei persone sono state denunciate per aver percepito il reddito di cittadinanza senza possedere i requisiti necessari. I controlli, eseguiti nelle ultime settimane dai militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Casarano, hanno portato alla scoperta di oltre 115mila euro percepiti indebitamente.

Gli accertamenti hanno riguardato target selezionati tramite specifiche analisi di rischio e l’esame delle risultanze delle banche dati del Corpo. Le attività info-investigative sono state condotte con l’ausilio del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e in collaborazione con l’INPS.

Al termine delle indagini, è emerso che i sei beneficiari avevano attestato falsamente il possesso dei requisiti previsti dalla normativa, riuscendo così a percepire il reddito di cittadinanza in maniera illecita. I denunciati sono stati segnalati alla direzione provinciale dell’INPS per il recupero delle somme già erogate.

Tra i denunciati, due persone erano state scoperte a lavorare in nero e risultavano persino recidive, avendo già perso il beneficio in passato e presentando nuovamente domanda. Gli ispettori del lavoro hanno scoperto la loro attività lavorativa non dichiarata, e ulteriori controlli della Guardia di Finanza hanno rivelato la recidiva nella percezione del reddito di cittadinanza.

Due dei denunciati erano stranieri non aventi diritto a risiedere in Italia, e quindi non idonei a ricevere sussidi. In un altro caso, un assegnatario del reddito aveva un familiare con una condanna penale definitiva, motivo per cui la richiesta del beneficio non poteva essere avanzata.

Questi episodi sottolineano l’importanza dei controlli incrociati e delle analisi di rischio nella gestione e verifica delle richieste di reddito di cittadinanza. Le autorità continueranno a monitorare attentamente per prevenire e reprimere frodi simili, garantendo che i sussidi siano assegnati solo a chi ne ha realmente diritto.