Niko Saverio Piteo, 27 anni, residente a Gallipoli, è stato rilasciato dal gip Valeria Fedele dopo essere stato arrestato per un grave episodio avvenuto il 28 giugno scorso. Il giovane era stato accusato di tentato omicidio e porto illegale di armi in luogo pubblico dopo aver sparato contro Claudio Carretta, 48 anni, causandogli ferite gravi all’addome e al torace.

L’incidente è iniziato con una discussione tra i due presso una stazione di servizio di via Lecce, culminata con un attacco fisico da parte di Carretta nei confronti di Piteo, avvenuto sotto gli occhi di altre persone e persino delle figlie della vittima. Successivamente, presso l’abitazione di Piteo, la situazione è degenerata quando Carretta, accompagnato da un parente, si è avvicinato minacciosamente, spingendo Piteo a utilizzare la sua pistola Beretta calibro 7,65.

Secondo la difesa di Piteo, il giovane ha sparato con l’intento di difendere se stesso e la sua famiglia, non con l’intenzione di uccidere ma per intimidire l’aggressore. Questa versione è stata sostenuta dalle testimonianze e dall’attuale ricostruzione dei fatti, che hanno portato il gip a convalidare l’arresto quasi in flagranza, ma a non confermare la custodia cautelare in carcere.

Il gip ha considerato che Piteo agì per legittima difesa, ritenendo che non ci fosse il rischio di inquinamento delle prove, dato che il giovane si è consegnato spontaneamente alle autorità subito dopo l’incidente, fornendo anche l’arma utilizzata.

Nonostante il rilascio, Niko Saverio Piteo rimane formalmente accusato di tentato omicidio aggravato e di porto illegale di arma in luogo pubblico. La vicenda continuerà ad essere approfondita per chiarire ulteriormente i dettagli e gli sviluppi di questo tragico episodio avvenuto a Gallipoli.