Annalisa Lisci, la prima donna a candidarsi come sindaco delle isole Tremiti, è stata vittima di una vile campagna di insulti sessisti e omofobi. Una lettera anonima, contenente scritte offensive e denigratorie, è stata recapitata alla candidata, suscitando sdegno e preoccupazione.

Lisci ha ritirato la lettera presso l’ufficio postale e ha immediatamente denunciato l’accaduto ai Carabinieri. “Non sai cucinare, non sai scrivere, come puoi pensare di fare il sindaco,” si legge nella missiva, che contiene anche offese di natura omofoba.

Attaccarmi utilizzando parole sessiste e volgari mi ha dato molto fastidio,” ha dichiarato Lisci. “È una mancanza di rispetto non solo nei miei confronti, ma soprattutto verso i miei familiari. Quando si fanno certe cattiverie bisogna pensare che dietro a una persona c’è una famiglia. Certe cose non dovrebbero far parte della campagna elettorale. Sono contraria ad ogni discriminazione di genere.”

La comunità delle Tremiti è chiamata alle urne per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale l’8 e il 9 giugno prossimi. Lisci guida il progetto civico ‘Tremiti Bene Comune’ e ha ribadito la sua determinazione a proseguire la campagna elettorale nonostante gli attacchi subiti.

Il gesto vile e codardo è stato condannato da più parti, con molteplici espressioni di solidarietà arrivate da cittadini e politici locali. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla necessità di combattere ogni forma di discriminazione e di garantire un clima di rispetto e civiltà durante le competizioni elettorali.