La giudice per le indagini preliminari di Bari, Rosa Caramia, ha emesso un decreto di giudizio immediato nei confronti di Davide Lepore e Giovanni Didonna, entrambi detenuti rispettivamente a Bologna e Viterbo. I due uomini sono accusati dell’omicidio di Ivan Lopez, avvenuto il 29 settembre 2021, sul lungomare IX Maggio a Bari, nel quartiere San Girolamo.

Lepore e Didonna sono accusati di omicidio pluriaggravato in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso. La giudice ha ritenuto anche l’esistenza dell’aggravante della premeditazione. Oltre all’accusa di omicidio, i due imputati devono rispondere di porto e detenzione illegale di arma da sparo. L’omicidio di Lopez, ucciso con almeno sei colpi di pistola mentre tornava a casa su un monopattino elettrico, sarebbe stato il risultato di una faida tra clan mafiosi.

Secondo l’accusa, Lepore sarebbe stato l’esecutore materiale dell’omicidio, mentre Didonna avrebbe contribuito al delitto rubando due auto, di cui una utilizzata per recarsi nei pressi dell’abitazione della vittima. Gli inquirenti sostengono che l’omicidio di Lopez sia avvenuto in risposta a estorsioni compiute da lui e suo fratello nei confronti di Lepore, legato al clan Capriati della città vecchia di Bari. I fratelli Lopez facevano parte del clan Strisciuglio. La faida tra i clan sarebbe emersa in un contesto di “fibrillazioni e contrapposte azioni di fuoco” sviluppatesi nell’estate del 2021.