alessia dicuonzo
fonte: legali della famiglia di Alessia Dicuonzo

Purtroppo non ce l’ha fatta Alessia Dicuonzo, la giovane 23enne di Barletta rimasta coinvolta nel terribile incidente stradale accaduto alle 23:40 del primo maggio 2022 lungo la Statale 170, in prossimità dello svincolo per Montaltino. La ragazza, che non si era mai ripresa, è spirata martedì 10 gennaio 2023 all’hospice Don Uva di Bisceglie, dopo un’agonia lunga più di otto mesi.

La vicenda

Quella maledetta notte Alessia, che lavorava come ballerina professionista e insegnante specializzata nelle danze caraibiche, viaggiava come passeggera su una Audi A4 condotta da un 41enne di Canosa. Il conducente, che procedeva in direzione Barletta, giunto nei pressi dello svincolo, si era fermato per prestare aiuto e soccorso agli occupanti di una Volkswagen Fox condotta da un 33enne, il quale, pure lui verso la stessa direzione, poco prima aveva perso il controllo del veicolo, urtando contro il guardrail a destra della carreggiata e rimbalzando in centro strada. È stato allora che sulle due vetture è piombata, provenendo sempre da tergo a velocità sostenuta, una Citroen C3 condotta da una 23enne di Andria, che, non avvedendosi dei mezzi fermi davanti a sé, li ha tamponati. Sul posto, oltre agli agenti della Polizia Stradale di Barletta-Adria-Trani, sono accorse svariate ambulanze del 118 per trasportare nei vari ospedali della zona i 12 feriti, tra occupanti delle tre auto e un altro paio di automobilisti di passaggio che si erano a loro volta fermati per soccorrere la prima macchina incidentata.

Alcuni di essi erano molto gravi e in prognosi riservata, tra cui Alessia che al momento del tremendo impatto si trovava ancora all’interno dell’abitacolo. Condotta all’ospedale di Andria in condizioni disperate, con un gravissimo trauma cranio-encefalico ed emorragia cerebrale, è rimasta qui ricoverata nel reparto di Rianimazione dal 2 maggio al 27 luglio 2022. I medici sono riusciti a stabilizzarla, sottoponendola subito ad un delicato intervento neuro-chirurgico di craniectomia decompressiva, ma la giovane non si è più risvegliata dal coma, rimanendo priva di conoscenza e assente agli stimoli esterni: stato vegetativo permanente, questa la terribile diagnosi. Il 27 luglio è stata quindi trasferita presso il presidio ospedaliero di riabilitazione Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica, e poi, all’hospice dell’Opera Don Uva di Bisceglie, dove però il suo cuore e il suo fisico, sfibrati, martedì hanno ceduto, gettando nella disperazione la mamma Cristina, che in tutti questi mesi l’ha amorevolmente assistita sperando in un miracolo, il compagno di quest’ultima, Michele, e tutti i suoi parenti e amici.

Omicidio stradale

Il Pubblico Ministero della Procura di Trani Marcello Catalano aveva già aperto un procedimento penale per il reato di lesioni personali stradali gravissime, convalidando anche il sequestro dei mezzi e iscrivendo nel registro degli indagati la conducente della Citroen C3, la giovane A. P., ma anche quello della Fox, G. L. Ora però, con la morte di Alessia (tutte le altre persone coinvolte sono sopravvissute), ai due indagati viene contestato anche il reato di omicidio stradale con la pesante aggravante della guida in stato di ebbrezza, avendo evidentemente dato esito positivo gli esami relativi al tasso alcolemico, oltre a quella di aver causato la morte e/o lesioni gravi a più persone.

Il funerale della giovane

Il Sostituto procuratore ha altresì posto sotto sotto sequestro la salma della giovane e disposto l’autopsia per confermare il nesso di causa tra i politraumi riportati con il sinistro e il decesso: per i funerali, che saranno partecipatissimi, bisognerà dunque attendere il nulla osta dell’autorità giudiziaria. L’incarico sarà conferito lunedì 16 gennaio 2023, alle 11:30, presso gli uffici della Procura di Trani. I familiari della giovane si sono rivolti a uno studio legale che metterà a disposizione un consulente tecnico di parte per le operazioni peritali autoptiche, il medico legale dottor Aldo Di Fazio, e l’ingegner Pietro Pallotti nel caso in cui il Sostituto Procuratore ritenga di affidare anche una consulenza cinematica per fare piena luce sulla sua dinamica, le cause e tutte le responsabilità.