L’indagine dei Carabinieri Nucleo Investigativo e del Nas ha portato all’arresto di 15 persone, tra operatori sanitari, infermieri e ausiliari, arrestati, in quello che orami è stato un vero e proprio scandalo a Foggia: l’accusa è di maltrattamenti abusi sessuali nei confronti di 25 pazienti psichiatrici ricoverati nella struttura socio sanitaria Don Uva.

Nell’aggiornamento delle indagini risulta che i maltrattamenti erano quotidiani, che i 25 pazienti sono stati vittime di violenze quotidiane, “afferrati per i capelli e per il corpo, colpiti al volto con schiaffi e pugni e trascinati per i corridoi”. Purtroppo ci sono anche degli abusi sessuali compiuti da un operatore su una donna, in più un altra vilenza istigata da un operatore socio sanitario ha costretto un paziente a violentare una donna.

Il gip Marialuisa Bencivenga ha definito l’accaduto “agghiacciante”. In tutto sono 30 gli indagati dei quali sette sono finiti in carcere, otto ai domiciliari e 15 sono stati colpiti da divieto di dimora presso la struttura e di avvicinamento alle persone offese.

Luca Vigilante, l’Ad di “Universo Salute”, ha affermato: “Abbiamo provveduto alla sospensione di tutte le persone coinvolte e procederemo ai licenziamenti laddove ce ne saranno gli estremi” – “Siamo in attesa – aggiunge – dei dettagli del lavoro svolto dalla magistratura in collaborazione con la nostra amministrazione che, sin dal primo giorno, ha lavorato per la tutela dei pazienti, soprattutto di quelli più fragili sul piano mentale, chiedendo a tutte le Organizzazioni sindacali e a tutti i lavoratori l’autorizzazione all’installazione di telecamere anche nelle camere. Questo alla luce della delicatezza del tipo di lavoro. L’autorizzazione ci venne concessa solo in alcune zone, per giunta note a tutti i lavoratori”. “Intanto – conclude – l’amministrazione aveva già operato dei licenziamenti per atti non conformi alla dignità e alle regole della comunità. Per cui noi continueremo ad essere cooperativi e collaborativi”