foto di repertorio

Lina libera subito” così recitava lo striscione davanti al Tribunale di Poggiofranco ieri 16 gennaio, mentre era in corso il processo contro la signora Lina di 76 anni in carcere con l’accusa di stalking condominiale. La 76enne è stata denunciata dai vicini di casa dopo le liti per i suoi gatti. La donna al momento non può essere mandata agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in quanto proprio qui sono nati i problemi per cui è stata arrestata, e non c’è una struttura disposta ad ospitarla. Per la causa si sono mobilitati anche i Servizi sociali del Comune, le associazione e la parrocchia di riferimento della donna, ma nessuno è riuscito a trovare una soluzione.

La vicenda

Gli screzi con i condomini risalgono a qualche anno fa, quando nel palazzo in cui vive la donna, sono sorti problemi relativi agli assetti proprietari e alla gestione dei suoi gatti.  La signora Lina è stata denunciata da due vicini per presunte aggressioni e a una di loro sono state documentate anche lesioni guaribili in 15 giorni. La procura di Bari, che ha condotto le indagini, ha chiesto e ottenuto la misura degli arresti domiciliari con l’accusa di stalking condominiale. La donna, durante un controllo della polizia giudiziaria presso il suo domicilio, è risultata assente; in seguito a questo controllo per la 76enne è scattato l’arresto in carcere con l’accusa di evasione. L’avvocato difensore della signora, ritenendo spropositata l’applicazione della custodia in carcere, visti anche i problemi di salute della donna ha chiesto gli arresti domiciliari. Ieri, proprio durante il processo, le associazioni e i volontari che nei mesi scorsi hanno assistito la signora Lina hanno manifestato davanti al Tribunale per chiedere la scarcerazione.