Un vero romanzo giallo quello della gestione della piscina comunale di Andria“. Inizia così il comunicato degli Attivisti Sociali di “Io Ci Sono!” su una delle problematiche che affligge i cittadini della città. “Tra le tantissime questioni che si stanno incancrenendo nella città federiciana che sembra vagare in uno stato di disorientamento amministrativo molto preoccupante e con scarse prospettive di successo, c’è sicuramente quella relativa al ripristino della messa in uso della piscina comunale. Cittadini, utenti ma anche lavoratori del comparto sembrano stiano davvero perdendo la pazienza e questo stallo continuo, questo stillicidio disarmante non fanno che alimentare quello stato di tensione sociale che forse mai prima d’ora la città di Andria ha vissuto. Sono stati proprio i cittadini ed i lavoratori a discutere di questa delicata ma anche paradossale situazione con gli Attivisti Sociali di “Io Ci Sono!”.

Al termine dell’interlocuzione con i Rappresentanti dell’Associazione di Impegno Sociale fondata dall’Attivista Savino Montaruli, sono state rilasciate le seguenti dichiarazioni: “La situazione è diventata insostenibile. Questo silenzio, quest’assenza di comunicazione e persino di rapporti umani, in barba alla tanto sventolata partecipazione attiva dei cittadini e delle Associazioni sulla quale l’Amministrazione comunale aveva fondato un’intera campagna elettorale traendo in inganno anche coloro che, dello stesso elettorato, oggi si dicono profondamente delusi, sta alimentando malcontento e disaffezione verso le stesse
Istituzioni. Le lamentele, le esternazioni dei genitori degli utenti più giovani e fragili, dei lavoratori sembrano non avere alcun effetto sulle coscienze irrigidite e rese impenetrabili da non si quale bramosia di potere assoluto ed incontestabile”.

“Così come sta avvenendo per lo sviluppo economico inesistente – prosegue il comunicato – gli andriesi anche per fare sport sono costretti a recarsi in altre città dove le strutture funzionano regolarmente dando la possibilità a tutti di poter esercitare attività sportive come il nuoto, in questo caso. L’anno 2022 è trascorso e gli anni di chiusura di quell’impianto si moltiplicano nel silenzio assordante delle Rappresentanze cittadine, senza parlare della cosiddetta opposizione politica ormai sotterrata ed annientata, praticamente “allineata”, come pure lo sono i Polisindacati asserviti. Al di la delle revoche, dei tecnicismi e dei tatticismi, si attendono quelle risposte che non arrivano ma che arrivano sempre puntuali, invece, quando si tratta di fare “affidamenti veloci”. Possiamo anche comprendere lo stato di assopimento generale ma di sicuro non possiamo tollerare che quella struttura, già gravemente compromessa e fatiscente, possa diventare del tutto inutilizzabile proprio a causa dei danni derivanti dal suo mancato utilizzo. Questo sarebbe imperdonabile, persino per coloro che continuano a restare in penoso silenzio per paura di distrarre i manovratori” – hanno concluso da “Io Ci Sono!”.