Un Natale atipico quello che si prospetta ad Andria. Nonostante la lodevole iniziativa dei commercianti del centro urbano, infatti, è slittato dal 5 al 12 dicembre il termine per la presentazione delle iniziative da inserire nel Cartellone del Gran Natale delle Radici. La domanda che si pongono alla FIVAP, Federazione Ambulanti di Unionecommercio, è dunque la seguente: “Se è vero che il termine ultimo per la presentazione delle iniziative da parte di soggetti privati ed associazioni è stato prorogato al 12 dicembre 2022, e che dopo tale data quelle eventuali iniziative presentate dovrebbero passare al vaglio ed al giudizio dell’Assessorato della parte politica che ne decreterà l’ammissibilità, quando partirebbero tali iniziative ed eventi?”.

Oltre a ciò, tra i commercianti resta l’amarezza per la mancata convocazione a discutere dell’organizzazione dei mercatini straordinari in città. “Mentre in tutta la Regione Puglia, i sindaci capaci e gli assessori competenti ci hanno chiamati e coinvolti nell’organizzazione degli eventi in edizione straordinaria, ad Andria il silenzio sta prendendo il sopravvento”, accusano. “Silenzi, mancanza di riscontri alle PEC, scollamento istituzionale. Tutti elementi di enorme gravità che non servono a mascherare inefficienze ed assenza pressoché assoluta d’iniziativa e d’intraprendenza”.

Ad Andria, dunque, non potrà svolgersi alcun mercatino. Così come a Trani, dove il bando pubblico non sarebbe mai stato emanato. “Una gran confusione che accomuna amministratori e accondiscendenti sprovveduti, persino dannosi per il territorio, che si vede privato di iniziative pubbliche in favore delle città a vantaggio di eventi privati a pagamento che in Babbo Natale hanno trovato la loro fabbrica di soldi”, affermano al FIVAP. “Se Andria piange, Trani di certo non ride. Ed entrambe fanno Flop”, concludono.