Una ragazzina, 13 anni, si è suicidata a Monopoli. Il corpo è stato trovato nel bagno di casa dalla madre, trovato un messaggio d’addio. I Carabinieri indagano per comprendere i motivi del suicidio, forse legato ad atti di bullismo.

Dopo l’orribile scoperta, la madre ha subito dato l’allarme e ha chiamato un’ambulanza, ma era già troppo tardi. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il Pm potrebbe aprire un fascicolo per istigazione al suicidio, in modo da svolgere gli accertamenti su telefonini e computer. Nelle prossime ore si deciderà anche se effettuare un’autopsia sul corpo, anche se le cause della morte sono chiare.

I Carabineri potrebbero cercare nella memoria del cellurare della vittima, per capire se sia stata insultata nei gruppi di Whatsapp da amici e compagni di scuola, oltre a raccogliere le testimonianze. Gli inquirenti analizzeranno anche i profili social e le chat, per stabilire se qualcuno in rete possa averla turbata, tanto da spingerla a togliersi la vita. I conoscenti descrivono un’adolescente sorridente e affettuosa con il fratello. Sarà quindi necessario capire se l’insano gesto sia stato provocato da un episodio specifico o da un malessere cresciuto con il tempo per le difficoltà ad affrontare situazioni quotidiane.