A Lecce, un 50enne avrebbe molestato una ragazzina di appena 11 anni, amica della figlia. L’uomo, originario di Aradeo ma da anni residente al Nord, rischia di pagare decisamente care le presunte morbose attenzioni. Il Pubblico Ministero, Maria Consolata Moschettini, infatti, ha chiuso la sua requisitoria chiedendo una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Il processo si sta celebrando col rito abbreviato, e la prossima udienza è stata fissata per il 20 febbraio 2023. In tale occasione, sarà ascoltato un testimone ritenuto di fondamentale importanza nella vicenda. Si tratta di un parente della ragazzina con cui sarebbero intercorsi messaggi confidenziali sulle presunte molestie.

L’imputato era rientrato in Salento per trascorrere alcuni giorni presso la casa al mare di Gallipoli. Stando alle accuse, l‘uomo avrebbe approfittato della ragazzina giunta in Salento nell’agosto del 2019 per trascorrere un periodo di vacanza con la figlia dell’imputato. Il 50enne sarebbe entrato nella camera dove riposavano le due ragazzine e avrebbe palpeggiato l’amichetta della figlia con la scusa di rimboccarle il lenzuolo. Solo diversi mesi più tardi è stata presentata la denuncia. A farlo è stata la madre della piccola, subito dopo aver raccolto le confidenze della figlia.

La denuncia è stata presentata alla Questura di Varese, e da lì sono scattate le indagini. Assistita dall’avvocato Irene Visconti, del foro di Verona, la donna ha messo per iscritto quanto sarebbe avvenuto in Salento l’estate precedente. Ad occuparsi del caso è stato il sostituto procuratore Luigi Mastroniani, che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di abusi sessuali su minori. Il magistrato ha chiesto che la presunta vittima venisse ascoltata nel corso di un incidente probatorio. La minore avrebbe confermato le accuse davanti alla giudice per le indagini preliminari, Giulia Proto. Durante il processo, l’imputato è stato invece difeso dall’avvocato Nicola Leo.