Vi avevamo già parlato degli studenti pugliesi bloccati a Malta per colpa di un focolaio Covid. Intanto ci arriva una segnalazione che riguarda un altro gruppo di ragazzi, partiti in Erasmus, e che ora sono bloccati lì da oramai 3 mesi.

La denuncia arriva dal padre di uno studente che racconta “mio figlio Dario, partito il 19 aprile per uno stage di sei mesi nell’ambito del progetto europeo ERASMUS+, in tre mesi è stato costretto a ben tre quarantene, bloccato in camera d’albergo come in un carcere prima per quattordici giorni, raddoppiati a causa della positività riscontrata in due ragazze degli ottanta studenti del gruppo; e ieri nuovamente per altre due settimane, nuovamente causate dalla positività anche delle stesse ragazze”.

“Nessuna comunicazione ufficiale, solo l’ordine perentorio giunto per telefono da un’agenzia di Salerno informata dalle autorità sanitarie maltesi. Una situazione aggravata dall’assenza dell’attività di stage scelta per cui aveva partecipato con entusiasmo al bando, che avrebbe dovuto permettergli un periodo di attività nel settore informatico e che invece lo ha fatto ritrovare aiuto commesso a guadagno zero in un negozio di abbigliamento”.

“Dario era ormai sul punto di tornare a casa, fortemente deluso dall’esito dello stage e avevamo concordato di partire domani domenica per stare con lui una settimana e poi rientrare casa insieme. Abbiamo cancellato il volo, subendo anche la perdita economica. Ora è bloccato lì in albergo come l’intero gruppo, senza che un tampone abbia permesso di confermare l’esigenza di una così lunga quarantena e senza che gli sia arrivata una comunicazione ufficiale. Precaria anche la situazione alimentare, come nel primo periodo: costretto ad acquistare on-line qualcosa da mangiare senza poter utilizzare la cucina e con problemi di stomaco che si fanno sentire sempre più forti”.