Sarà anche vero che “quando scappa, scappa”, ma è anche vero che da quando la civiltà si è evoluta, soluzioni alternative a mollarla dove capita ce ne sono parecchie. Fatto sta che il video non lascia molto spazio all’immaginazione, a parte quello sull’idendità del protagonista e su cosa abbia mangiato. Le immagini non sono chiarissime, in tal senso.

Siamo a Bari, nel fossato del Castello Svevo, a due passi dalla Questura, ma soprattutto a pochi metri da qualche centinaio di esercizi pubblici, muniti per legge di servizi igienici, sì, insomma, della ritirata, del wc, del gabinetto o come più vi piace chiamare quell’ambiente deputato all’evacuazione corporale. Possibile che la persona in questione non sia riuscita a trattenere quel tanto che sarebbe bastato per raggiungerne uno? Certo ma, tutto sommato, improbabile.

Sorge il dubbio, allora, che si tratti di un visitatore a cui proprio l’antica fortezza non è piaciuta, e abbia così deciso di farlo sapere in maniera eclatante, una specie di merda d’artista sulla falsariga di Piero Manzoni, in chiave moderna, verosimilmente condannata all’anonimato. Per fortuna oggi ci sono i cellulari e l’opera non finirà nel dimenticatoio tanto presto.