Avessero voluto rubare soldi, come già successo in passato, i ladri avrebbero scassinato le cassette delle offerte. A parte il pc di don Marco, invece, non è stato rubato niente. Solo vetri rotti e porte forzate. Probabilmente il blitz vandalico avvenuto la notte scorsa nella chiesa San Carlo Borromeo, al Libertà, è solo un atto dimostrativo, un avvertimento.

Poroprio ieri sera, dopo le denunce e l’insistenza del parroco, nell’auditorium della chiesa si è tenuta un’assemblema alla quale hanno partecipato centinaia di residenti. La gente ha incontrato il primo cittadino di Bari, Antonio Decaro, oltre al presidente del Municipio e alcuni assessori della giunta. Hanno pututo fare domande ed ascoltare l’idea di questa amministrazione per la riqualificazione del quartiere.

“Temo che l’atto possa essere collegato all’incontro di ieri – spiega don Marco -. L’arcivescovo mi ha detto di avvisare il Sindaco in modo che potessere essere informato anche il Prefetto. Non nascondo che adesso temo per la mia incolumità”.

Come dare torto al sacerdote, spesso testimone diretto di situazioni scomode, aggressioni ed intimidazioni, puntualmente rese note. Questo è il momento di essere intransigenti, schierandosi al fianco di chi solleva i problemi, con la speranza di vedere davvero riqualificato il quartiere Libertà, non solo sulla carta.