Per tutto il mese di dicembre gli uomini della Guardia Costiera sono stati impegnati sull’intero territorio nazionale nell’operazione “Countdown”, ovvero in capillari e articolati controlli lungo tutta la filiera ittica, dalla produzione alla commercializzazione e somministrazione di prodotti ittici, a garanzia della qualità del prodotto consumato nei tradizionali cenoni natalizi.

Gli uomini del Nucleo Ispettivo Pesca della Guardia Costiera di Bari, nel corso dell’attività di vigilanza e controllo sul rispetto della normativa che disciplina la commercializzazione dei prodotti della pesca, sia a tutela della salute del consumatore, sia a tutela dell’ecosistema marino e della risorsa ittica, hanno complessivamente operato il sequestro di quasi 5 tonnellate di prodotto ittico, con relative sanzioni amministrative con un importo pari a 40.000,00 Euro. Si è trattato nella maggior parte dei casi di prodotto ittico non tracciato, privo di qualsiasi informazione obbligatoria sulla provenienza, la denominazione commerciale, la zona o metodo di cattura o allevamento, come nel caso del sequestro di 1.800 kg. di molluschi bivalvi trasportati su un automezzo proveniente dal Gargano, 1.600 kg. di sardine congelate sequestrate presso un grossista di Bisceglie e 280 kg. di gamberi e scampi presso una pescheria di Bari.

Di particolare rilevanza l’operazione portata a termine nella mattinata del 30 dicembre, quando gli uomini del 6° Centro di Controllo Area Pesca di Bari, già da tempo sulle tracce di un soggetto dedito a tali traffici, sono riusciti ad intercettare il mezzo condotto dallo stesso lungo la statale 16 a sud di Bari, pedinandolo per diversi chilometri. Vanificati i tentativi di seminare i militari, gli uomini della Guardia Costiera hanno provveduto al fermo del mezzo nei pressi di Torre a Mare, rinvenendo un notevole quantitativo di datteri di mare pari a circa 50 kg. abilmente occultato all’interno di un doppio fondo ricavato nel vano carico del mezzo, a sua volta celato con altro prodotto ittico lecito al fine di eludere il controlli.

Tutto il prodotto rinvenuto è risultato proveniente dalla Grecia e destinato al “mercato nero” del capoluogo per un valore di circa 3000 euro. I pregiati molluschi bivalvi sono stati immediatamente sottoposti a sequestro penale e l’uomo, un biscegliese di 35 anni, già noto alle forze dell’ordine per illeciti della stessa natura, è stato denunciato alla Procura della Repubblica.

I datteri di mare (Lithophaga lithophaga), così denominati per la somiglianza con gli omonimi frutti, sono protetti da specifiche norme nazionali e comunitarie che ne vietano la cattura e il consumo; la pesca abusiva è praticata da veri e propri “bracconieri del mare” che, per assicurarsi ingenti e rapidi guadagni, provocano senza scrupoli danni irreversibili, non solo alle pareti rocciose delle scogliere sommerse, ma anche all’intero ecosistema marino, visto che la crescita di questi molluschi è estremamente lenta, e per raggiungere la lunghezza di 5 centimetri sono necessari da 15 ai 35 anni.