foto di repertorio

La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato Giovanni Lacarra, 46enne barese con precedenti di polizia, ritenuto responsabile di atti persecutori violenza, minacce e resistenza a P.U. .

Alle ore 2 della notte tra sabato e domenica, su richiesta di aiuto al 113, una volante è giunta presso l’abitazione dell’ex moglie di Lacarra. La donna, rincasando, aveva visto l’ex marito  aggirarsi nei pressi della sua dimora, nonostante a suo carico fosse stato comminato il divieto di avvicinamento alla casa familiare.
Sul luogo i poliziotti hanno immediatamente individuato l’uomo che dapprima ha cercato di sottrarsi al controllo e poi, resosi conto di essere stato individuato, ha iniziato a minacciare pesantemente la moglie: “dove sei stata? Ti devo tagliare la testa”, e poi a spintonare violentemente i poliziotti, nel tentativo di guadagnare la fuga.

Subito bloccato, l’uomo ha continuato a divincolarsi e a cercare di aggredire fisicamente l’ex moglie, rivolgendo minacce anche all’indirizzo degli operanti che si frapponevano: “lasciatemi stare,  toglietevi di mezzo,  vi spacco la faccia,  ho dato mazzate a dieci colleghi vostri contemporaneamente “.
I poliziotti hanno quindi bloccato l’uomo ponendolo in sicurezza all’interno del veicolo per poi condurlo in ufficio mentre la donna, in sede di denuncia, ha riferito che l’ex marito aveva già in passato tenuto comportamenti aggressivi e persecutori nei suoi confronti.

In una occasione, dopo essere rincasato ubriaco nella notte, aveva aperto il gas in cucina con l’interno di far saltare in aria l’abitazione mentre moglie e figli stavano dormendo.
L’uomo, già arrestato per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, porto e detenzione abusiva di arma da fuoco e inosservante al divieto di avvicinamento alla casa familiare comminato nei suoi confronti dal GIP di Bari per i pregressi episodi, è stato associato presso la locale Casa Circondariale.