Selfie in ascensore con gli addominali in bella mostra e scatti con i bicipiti in evidenza davanti allo specchio. Ma anche una foto post-intervento con i guanti ancora insanguinati. Quelle che vediamo sono foto scattate nel Policlinico di Bari e pubblicate su un profilo pubblico di Instagram. L’interfaccia è quella di Imgrum, la versione del social per browser internet.

Il protagonista di queste immagini, quantomeno insolite, è un medico specializzando in ortopedia, attualmente in servizio presso il nosocomio barese. Nessuna caccia alla streghe né un accanimento contro questo professionista che sicuramente sarà competente nel suo lavoro. Ma ci sembra doveroso pubblicare la riflessione di uno dei tanti pazienti che hanno segnalato questo profilo che, ribadiamo, è pubblico e quindi visibile a tutti.

Al di là ora delle passioni che ognuno è libero di avere, fanno pensare alcune di queste immagini che ritraggono il medico con indosso la veste professionale, intento a mostrare parti del corpo con pose da spiaggia e scherzando sulla professione del medico paragonata a quella del gangster. Ma è stato il commento di una fotografia in particolare che mi ha indignato e fatto riflettere. Collega: metti che entrava qualcuno? Il medico: s’attaccava al c****!

Mi chiedo in che razza di sistema viviamo se i medici non hanno più nemmeno rispetto per la divisa che portano? In un clima delicato come quello attuale in ambito dei servizi di assistenza alla persona, come si può davvero scherzare sulla professione del medico e non avere rispetto nemmeno della divisa che una persona porta? Divisa che non solo indica una formazione, ma anche un ruolo sociale importante?