Trentanove anni, una parte dei quali passati in banca e dietro la scrivania di un’agenzia di comunicazione. Una laurea all’Università di Bari prima di prendere un prestigioso master alla Bocconi di Milano. Antonio Maselli il 30 giugno festeggia il suo secondo speciale anniversario. Sono passati due anni, infatti, da quando – dalla sera alla mattina – ha deciso di mandare la sua carriera all’aria e dedicarsi nuovamente alla sua passione: i fornelli. Ora vive a Milano, torna con piacere a Bari, ma viaggia in tutto il mondo: India, Canada, Russia, America e buona parte dell’Europa. Simpatico come pochi, ispirato da Confucio, braccio destro del maestro Pietro Zito, si dichiara fan di Almo Bibolotti. Da qualche tempo promuove un marchio di prodotti e filosofia pugliesi (“Pulia”); nei ritagli di tempo cucina a domicilio – ma lo dovete chiamare con largo anticipo – soprattutto per mettere in tavola il suo piatto forte: i panzerotti fritti. Ne abbiamo approfittato per chiedergli alcune dritte anche su due dei piatti tipici baresi: pasta con le cime di rape e patate riso e cozze. I suoi studi economici – ci racconta – sono fondamentali per molte delle attività che uno chef deve saper coordinare.