In zona rossa anche la Puglia, assieme a Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Campania e Calabria. Sono i dati relativi all’incidenza di morti sul lavoro rispetto al primo quadrimestre del 2024 divulgati dall’Osservatorio di Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre. Con incidenza minore, segnata in zona gialla, sono le regioni della Sardegna, Toscana, Sicilia, Lombardia, Piemonte e Lazio. In zona bianca: Liguria, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Veneto, Marche e Molise.

«Un terzo dell’anno è già passato e l’emergenza morti sul lavoro è descritta dai soliti tragici numeri. Se la situazione non varierà, anche a fine 2024 conteremo oltre 1.000 vittime sul lavoro. Da gennaio ad aprile 2024 si contano 268 vittime, 4 in più rispetto a fine aprile 2023 – dichiara Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio -. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso crescono le morti in itinere del +8,8%: va evidenziato che fino a marzo avevamo registrato una decrescita degli infortuni mortali nel tragitto casa lavoro, purtroppo questa tendenza non è stata confermata con i dati del mese di aprile».

Alcuni numeri: lavoratori ultrasessantacinquenni e stranieri più a rischio

L’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età evidenzia come i più a rischio siano i lavoratori più anziani: l’incidenza più elevata, infatti, si registra tra gli ultrasessantacinquenni (34,9), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (13,5).

Anche i lavoratori stranieri risultano essere più a rischio rispetto ai lavoratori italiani: gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nel primo quadrimestre sono 48 su un totale di 206, con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere quasi triplo rispetto agli italiani. E, infatti, gli stranieri registrano 20,2 morti ogni milione di occupati, contro i 7,5 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro.

Numeri assoluti delle morti sul lavoro in Italia a fine aprile 2024

Sono 268 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 206 in occasione di lavoro (1 in meno rispetto ad aprile 2023) e 62 in itinere (5 in più rispetto ad aprile 2023). In vetta alla classifica negativa resta la Lombardia con un numero di vittime pari a 33. Seguono: Emilia-Romagna (28), Campania (20), Puglia (17), Lazio (16), Toscana e Piemonte (13), Trentino-Alto Adige (12), Veneto e Sicilia (11), Calabria (6), Sardegna e Umbria (5), Liguria (4), Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Marche (3), Valle d’Aosta (2) Basilicata (1). In Molise non si è verificato alcun infortunio mortale.