Mentre i leader del G7 si radunano a Brindisi, cresce il dissenso nelle piazze. A pochi passi dalla cena di benvenuto organizzata nel Castello Svevo, i partecipanti alla ‘Cena dei poveri’ si sono riuniti in piazza Vittoria per esprimere il loro disaccordo con le politiche discusse durante il summit, ritenute promotrici di guerre.

L’evento, promosso dal tavolo di coordinamento No G7 Puglia, vede la partecipazione di numerosi manifestanti. Bobo Aprile, referente del coordinamento, ha dichiarato: “Non abbiamo nessun motivo per essere contenti di questo G7. Confidiamo nella presenza del Papa per moderare le loro posizioni e concretizzare un’opposizione sempre più vasta. Noi vogliamo portare quante più persone in piazza contro queste politiche di guerra”.

La manifestazione, caratterizzata da una cena a base di friselle e cous cous, prevede anche un dibattito sulle principali crisi internazionali, dall’Ucraina al Medio Oriente, e temi come il cambiamento climatico e gli organismi geneticamente modificati. La rete delle associazioni partecipanti, tra cui quelle a difesa dei diritti dei palestinesi e del popolo curdo, si schiera contro i cambiamenti climatici e per una vera transizione ecologica, oltre a chiedere un’immigrazione giusta e umana.

Aprile ha sottolineato che la protesta si oppone a “una guerra economica, sociale e militare: è tutto condensato. L’una vive nell’altra”. La piazza di Brindisi si trasforma così in un palcoscenico di dibattito e resistenza, mentre i leader del G7 discutono sulle future politiche globali.