Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha annunciato oggi a Bari l’avvio di una campagna di raccolta firme per una mozione di sfiducia nei confronti di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. Renzi ha chiarito che questa mossa non è motivata da questioni giudiziarie, bensì dalle divergenze di posizione su tematiche fondamentali come Xylella, Ilva, Tap e buona scuola.

“Nel nostro Paese, chi rappresenta il passato non può guidare il futuro”, ha dichiarato Renzi durante una conferenza stampa tenuta insieme all’ex ministra Teresa Bellanova e al presidente regionale di Italia Viva, Massimiliano Stellato. Renzi ha criticato aspramente le posizioni di Emiliano su queste tematiche, sottolineando che Italia Viva ha cercato di portare avanti una visione differente per il futuro della Puglia.

In particolare, Renzi ha citato il progetto Tap, sostenendo che l’approvazione di quest’ultimo ha garantito sovranità energetica al Mezzogiorno senza compromettere la bellezza della spiaggia di Melendugno. “Emiliano ha fallito nel rappresentare gli interessi futuri della Puglia”, ha affermato Renzi, aggiungendo che il presidente regionale è stato salvato da voti provenienti da esponenti come Giuseppe Conte e Carlo Calenda.

Secondo Renzi, la permanenza di Emiliano al governo della Regione Puglia rappresenta un ostacolo per lo sviluppo della regione e per il suo inserimento in un contesto europeo più ampio. “Gli Stati Uniti d’Europa hanno bisogno di leader coraggiosi e credibili”, ha sottolineato Renzi, “e Michele Emiliano rappresenta il passato”.

Questa mossa politica di Renzi segna un momento di forte opposizione nei confronti di Emiliano e, allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità per Italia Viva di delineare una nuova direzione per il futuro della Puglia. La campagna di raccolta firme avviata oggi da Renzi potrebbe avere conseguenze significative sul panorama politico regionale, aprendo la strada a possibili cambiamenti e nuove leadership.